Danno del “mongolo” al cameriere, l’Osteria di Ramandolo decide di chiudere

E’ accaduto all’Osteria di Ramandolo

Dopo 10 anni, l’Osteria di Ramandolo chiude. E questa volta non è colpa delle bollette e dei costi di gestione. Pietro e Ilenia, attuali gestori del locale di Nimis, hanno deciso di smettere a causa della maleducazione degli clienti.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è accaduta domenica e a raccontarla sono loro stessi, sulla loro pagina social: “Oggi è stata una domenica lavorativa impegnativa – si legge -, in cui non riesci a capacitarti da dove arrivi tanta gente. Noi non ci lamentiamo delle difficoltà economiche perché, nonostante tutto quello che è successo negli ultimi due anni, siamo ancora saldamente in sella”. Il proseguo del post, però, è tutt’altro che positivo: tra gli avventori della giornata, infatti, ce n’è stato uno che ha apostrofato un cameriere con l’intento di insultarlo. “A fine pomeriggio arriva il mostro d’intelligenza che si permette di offendere pesantemente un cameriere chiamandolo “mongolo”. Ora – continua lo sfogo dei gestori -, a parte il fatto che un’eventuale disabilità è una condizione clinica e non una colpa, questo individuo ha solo dimostrato la sua pochezza e meschinità”.

I titolari del locale hanno saputo dell’accaduto solo quando il cliente era ormai nel parcheggio: “Non ci sono parole per confortare il nostro collaboratore e non ci sono parole per descrivere i nostri sentimenti quando accadono queste cose, perché purtroppo ultimamente succedono spesso. A quando pare chi lavora con il pubblico è lo sfogatoio preferito delle frustrazioni e delle invidie altrui e l’aver eventualmente bevuto un bicchiere di troppo non giustifica un tale livello di barbarie e cattiveria”.

Un fattore, questo, che secondo i gestori influisce negativamente anche sulla ricerca di lavoratori: “Stiamo cercando personale da ormai due anni: vogliamo veramente chiederci ancora perché nessuno vuole più fare il cameriere? Li comprendiamo. Neanche noi vogliamo più fare i camerieri a queste condizioni. Questa pesantezza d’animo è alla base della decisione di disdire il nostro contratto d’affitto. Così non possiamo continuare. Dobbiamo pensare alla nostra salute e alla nostra serenità“. E così i gestori, tra tantissimi commenti di solidarietà, annunciano la loro drastica decisione: disdire il contratto d’affitto. Il locale chiuderà i battenti il 26 dicembre 2022