A Udine, più posti negli asili nido, potenziati doposcuola e centri estivi.
In una città che invecchia e che affronta, come molte altre realtà italiane, il calo delle nascite e la fuga dei giovani, l’investimento nei servizi educativi diventa una scelta strategica e di visione. È la strada intrapresa dal Comune di Udine, che all’inizio di ogni anno scolastico presenta un bilancio e una prospettiva: più posti negli asili nido, mense più accessibili e di qualità, doposcuola potenziati, nuove forme di accoglienza e, da quest’anno, anche i primi centri estivi pensati per i bambini con bisogni educativi speciali.
Un impegno che non si esaurisce nei numeri, ma parla di comunità, di pari opportunità e di futuro. Alla conferenza stampa, che ha visto la partecipazione del sindaco Alberto Felice De Toni, dell’assessore all’Istruzione Federico Pirone e del Dirigente del Servizio Istruzione Antonio Impagnatiello, è emersa con chiarezza la direzione intrapresa: fare dell’istruzione e dei servizi educativi un terreno privilegiato di investimento, capace di incidere sulla qualità della vita e sull’attrattività stessa della città.
Le parole delle autorità
Il sindaco De Toni ha ribadito: “Garantire servizi educativi universali e di qualità è la strada maestra per combattere la povertà educativa e dare a tutti i bambini le stesse opportunità. Una buona scuola è la premessa per una comunità più giusta e solidale. Udine vuole essere una città che non lascia indietro nessuno e che guarda al futuro con fiducia”.
“Abbiamo scelto di investire in maniera costante sull’istruzione per offrire garanzie e certezze alle famiglie”, ha dichiarato Pirone, “aumentando i posti nei nidi, potenziando la ristorazione, ampliando doposcuola e possibilità di accoglienze. Questi non sono interventi a spot, ma investimenti strutturali a lungo termine. L’attenzione alle famiglie è per noi una priorità: Udine deve essere una città che accompagna i giovani e sostiene concretamente chi sceglie di crescere qui i propri figli”.
Meno bambini, più servizi
Al 2024, la popolazione residente tra 0 e 14 anni a Udine è pari a 10.496 unità, con una riduzione del 12% rispetto al 2019. “In questo quadro demografico, caratterizzato da un calo costante della natalità, l’impegno dell’amministrazione nell’ampliare e qualificare l’offerta educativa assume un valore ancora più strategico”, spiega Pirone. “Garantire pari opportunità a un numero di bambini sempre più ridotto significa investire sul futuro e sull’attrattività stessa della città”.
Investire nei servizi educativi
Negli ultimi anni, la spesa per l’istruzione è cresciuta significativamente, e parallelamente anche la partecipazione delle famiglie ai servizi offerti ha registrato un incremento costante. I centri estivi hanno visto aumentare i posti occupati, passando da 1.415 nel 2022 a 1.621 nel 2025, con un investimento comunale che nello stesso periodo è salito da 608.000 a oltre 819.000 euro.
Il doposcuola è passato dagli 816 iscritti del 2022/23 alle 997 domande presentate per il 2025, mentre la preaccoglienza è cresciuta da 68 iscritti a 186 domande nell’ultimo anno. Il servizio di postaccoglienza, assente fino al 2022, è stato avviato con successo alla scuola Marco Volpe e oggi coinvolge già 50 alunni, con nuove attivazioni previste. Complessivamente, il Comune ha destinato a questi servizi circa 1,65 milioni di euro, con un incremento di 457.000 euro rispetto al 2022.
Particolarmente significativo è stato l’investimento sui nidi d’infanzia, che hanno visto crescere i posti complessivi, tra comunali e convenzionati, da 332 nel 2023/24 a 421 nel 2025/26, con un aumento di quasi il 30%. I posti convenzionati sono passati nello stesso periodo da 114 a 190, grazie a una riorganizzazione che ha permesso di massimizzare efficienza e disponibilità. Anche la spesa è cresciuta, passando dai 4,2 milioni del 2022 ai 4,7 milioni del 2025.
La ristorazione scolastica ha beneficiato di maggiori risorse: l’appalto, che nel 2022 ammontava a 2,62 milioni di euro, ha raggiunto i 3,214 milioni nel 2024, a fronte di un numero di iscrizioni sempre elevato. Complessivamente, i fondi comunali destinati all’istruzione e ai servizi educativi sono passati da circa 8,6 milioni del 2022 a oltre 10,3 milioni del 2025, con un incremento di oltre il 20%.
Asili nido: a Udine più posti e meno attese
Il sistema dei nidi comunali e convenzionati si conferma una delle priorità dell’amministrazione. Per l’anno educativo 2025/26 i posti complessivi disponibili sono 421, con 234 nuovi ingressi. Le domande presentate dai residenti sono state 318 e la lista d’attesa si è ridotta a 84 bambini, contro i 129 del 2023/24 e gli 89 del 2024/25.
“Abbiamo scelto di aumentare progressivamente la disponibilità di posti, migliorare gli orari e sostenere i costi a carico delle famiglie. I nidi sono un servizio essenziale non solo per la crescita dei bambini, ma anche per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori, in particolare delle madri. Per questo abbiamo attivato servizi e incontri gratuiti anche per le famiglie esterne ai servizi dei nidi e portato l’orario di accoglienza fino alle 17.30“, spiega l’Assessore Pirone.
Ristorazione scolastica e doposcuola
Il servizio di ristorazione scolastica continua a essere tra i più partecipati: nell’anno scolastico 2024/25 gli iscritti sono stati 3.575, con una spesa complessiva superiore ai 3,2 milioni di euro. La crescita riguarda soprattutto le scuole secondarie di primo grado, dove gli iscritti sono passati da 412 a 446. Per l’anno scolastico 2025/26 le iscrizioni, ancora in corso, hanno già raggiunto quota 3.218.
Attraverso il Tavolo sull’Educazione e la Democrazia Alimentare, che coinvolge genitori, insegnanti e commissioni mensa, l’amministrazione lavora per garantire menù equilibrati e sostenibili e tariffe calibrate, con particolare attenzione alle famiglie in difficoltà grazie a riduzioni per le fasce ISEE più basse. È stata introdotta anche una modalità unica di domanda per accedere ai servizi di ristorazione e doposcuola.
I servizi extrascolastici registrano una forte crescita. Con l’anno scolastico 2025/26 prende avvio il nuovo appalto per la gestione dei servizi pre e post scolastici, affidato a un raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Aracon, Hattiva Lab e Arteventi. L’obiettivo è rispondere ai bisogni delle famiglie e dei bambini, offrendo un ventaglio di proposte più ampio e un numero maggiore di servizi.
Centri estivi e inclusione
L’estate 2025 ha segnato un passo avanti sul fronte dell’inclusione con il progetto sperimentale “Stelle in Gioco”, il primo centro estivo dedicato a bambini con bisogni educativi speciali. Un’esperienza che ha permesso a molti bambini di vivere un’estate piena e serena insieme ai loro coetanei. Quest’anno i centri estivi hanno messo a disposizione 1.850 posti, con un tasso di occupazione dell’88,7%, e la spesa del Comune è stata di 819.550 euro.
Ulteriori contributi e sostegni
L’amministrazione ha deciso di incentivare il doposcuola per le secondarie di primo grado, concedendo contributi agli Istituti Comprensivi, con finanziamenti per progetti di tutte le sei scuole medie di Udine per un totale di circa 66.000 euro per il triennio. Notevole anche l’impegno per i buoni libro e per garantire l’accesso gratuito ai testi, in particolare nelle scuole primarie, con circa 15.000 euro stanziati per il prossimo anno. A questi si aggiunge il lascito Fior, distribuito annualmente alle famiglie più indigenti: 50.000 euro per le scuole primarie e 50.000 per le secondarie di primo grado.