L’appello alla donazione di organi raggiunge anche la vetta del Matajur

La cerimonia dell’Aido sulla montagna in comune di Savogna.

Il messaggio della cultura del dono di organi, tessuti e cellule è giunto fin sulla vetta del monte Matajur. A lanciare l’appello sull’importanza di questo gesto, a 1641 metri in comune di Savogna, è stato don Natalino Zuanella al termine della santa messa officiata in occasione della 45esima festa della montagna promossa dalla Comunità montagna del Natisone del Torre.

Accanto al sacerdote hanno sostenuto l’appello a favore della donazione e dell’Aido, associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, il sindaco di Savogna, Germano Cendou e il consigliere regionale, Igor Gabrovec mentre a rappresentare Aido c’erano l’amministratore nazionale, Daniele Damele, e il vicepresidente di Aido Udine, Massimo Medves.

Don Natalino ha ricordato che “120 anni fa si celebrò la prima messa sul monte Matajur, mentre oggi preghiamo per la pace, l’amicizia tra i popoli, la fine della pandemia e la cultura della donazione”. La messa è stata allietata dai canti del coro Planinska Roza e da letture in italiano, friulano e nel dialetto sloveno delle Valli del Natisone.