Polemica sulla nomina a cavaliere del direttore della casa di riposo di Paluzza

La nomina a Cavaliere del direttore Santoianni.

“Sono costernato e scioccato. Il riconoscimento del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica al direttore della casa di riposo di Paluzza, Alessandro Santoianni, è uno schiaffo ai 16 morti della struttura, a tutte le loro famiglie e ai lavoratori della struttura”. Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio regionale Fvg, non approva il riconoscimento appena attribuito dal Presidente della Repubblica al dirigente, impegnato con pari ruolo anche nella casa di riposo di San Vito al Tagliamento.

Siamo al ridicolo. Il Quirinale, prima di distribuire onorificenze, dovrebbe informarsi meglio sui fatti. Santoianni – è l’affondo di Mazzolini – non mi pare abbia gestito al meglio l’emergenza. I 16 morti accertati per Coronavirus evidenziano le sue responsabilità. E a quanto risulta, il direttore della casa di riposo di Paluzza ha fatto lavorare il suo personale non sempre con le precauzioni dovute, mettendo a repentaglio la salute di operatori e ospiti. E ora, dopo tutto questo, viene anche “premiato” come Cavaliere della Repubblica?”.

Secondo Mazzolini, i “veri” riconoscimenti dovrebbero andare “a chi ha lavorato in silenzio negli ospedali, nelle retrovie, cercando di salvare la vita alle persone. Sono loro, lontani dai riflettori, che dovrebbero essere ringraziati dalle istituzioni. Lo Stato, invece, mette in risalto chi, con la sua condotta, non si è dimostrato poi così irreprensibile”.

A parere del vicepresidente del Consiglio regionale, Santoianni ha penalizzato non soltanto la struttura che dirige, ma anche l’intera comunità di Paluzza: “Ha messo un intero paese in pericolo a causa degli elevati contagi nella casa di riposo – conclude Mazzolini -, isolandolo sempre più e ponendolo in una condizione drammatica. Vedergli conferita un’onorificenza fa ancora più male. Ho scritto questi motivi di contrarietà direttamente al Presidente della Repubblica”.