Dall’ospedale alla Casa della comunità hub, il piano per la sanità del Gemonese

Il piano della sanità per il Gemonese.

Dall’aumento dei posti letto che dagli attuali 53 raggiungeranno i 106, alla realizzazione della Casa della comunità hub e dell’ospedale della comunità con 20 posti letto al secondo piano dell’ospedale di Gemona. Sfiorano i 18 milioni di euro gli investimenti in sanità per il territorio del Gemonese, Val Canale, Canale del Ferro, in parte da realizzare con fondi del Pnrr e in parte con risorse regionali. Programmate anche le case di comunità di Tarvisio, Pontebba e Moggio Udinese. “Riattiviamo servizi, potenziamo e specializziamo in quest’area del Friuli Venezia Giulia il presidio di Gemona e realizziamo le Case di comunità anche a Tarvisio, Pontebba e Moggio Udinese. Con le scelte che mettiamo in campo vogliamo offrire un servizio di diritto alla salute, diffuso su tutto il territorio, senza promettere misure che comporterebbero la non sostenibilità dell’ospedale ma impegnandoci a  valorizzare  i presidi garantendo il miglior servizio sanitario possibile ai nostri cittadini”, ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, all’incontro con i sindaci dell’Ambito territoriale.

Agli investimenti si aggiungono quelli per la telemedicina che garantiranno assistenza e servizi ai cittadini soprattutto nelle aree marginali. A Gemona è stata dedicata la parte riabilitativa per dare stabilità al presidio. “Una scelta compiuta tenendo conto delle necessità di salute dell’intero territorio regionale”, ha aggiunto il governatore. Il vicepresidente Riccardo Riccardi si è poi soffermato a spiegare le motivazioni a cui sottende il piano, le riflessioni sulle criticità e sul percorso complessivo da  attuare. “E’ un lavoro – ha riferito – che ha alla base una strategia e una progettualità che tiene conto della necessità di investire nel capitale umano e che deve essere compatibile con la sostenibilità per dare quei benefici al cittadino all’interno di un sistema che si deve trasformare”. Nel dettaglio il progetto prevede una Casa della comunità con la riorganizzazione  e implementazione degli spazi  ambulatoriali e assistenziali  all’interno del presidio di Gemona e di un modulo di ospedale di comunità e degenze per le cure intermedie al secondo piano con 20 posti letto. Fra gli obiettivi di programmazione regionale anche la riqualificazione del terzo piano con attivazione, sempre  nel presidio ospedaliero specializzato, della riabilitazione  dell’Istituto di medicina fisica e riabilitativa Gervasutta dove sono previsti 17 posti letto di riabilitazione cardiologica e altrettanti per la neurologica.

E’ stata già realizzata, invece, l’integrazione dell’offerta dell’attività motoria e riabilitativa anche in funzione  delle future attività del Gervasutta con la riqualificazione di un’area verde all’esterno del presidio gemonese. In programma vi è anche l’acquisizione dell’edificio dell’ex Agenzia delle entrate in via Liruti a Gemona per trasferirvi le attività aziendali del dipartimento di prevenzione e dei servizi sociali ospitate ora nelle ex scuole di via Baldissera. Il finanziamento degli interventi su Gemona prevede un totale complessivo di 14.944.584 euro di cui 1.489.395 euro del Pnrr per la Casa della comunità e 13.455.189 euro con risorse regionali per l’ospedale di Comunità e degenze cure intermedie, la riqualificazione  con attivazione Gervasutta, la riorganizzazione dell’area ecologica e l’acquisizione dell’edifico dell’Agenzia delle entrate. Si aggiungono gli investimenti in apparecchiature, tecnologia, ambulanze e la realizzazione delle Casa della comunità di Tarvisio, Pontebba e Moggio Udinese (oltre 2 milioni di euro).