Il viaggio del Milite ignoto dopo 100 anni riparte ancora dal Friuli: la cerimonia

Partite da Aquileia le cerimonie per il Milite Ignoto.

Si sono svolte questa mattina ad Aquileia le cerimonie ufficiali per il Centenario del Milite Ignoto. A fare gli onori di casa il sindaco Emanuele Zorino, che ha accolto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, oltre a parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali. Ha aperto la Cerimonia della giornata che riporta alla memoria il viaggio del Milite Ignoto verso l’Altare della Patria, l’inaugurazione del restauro del Cimitero degli Eroi, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, con una simbolica deposizione della corona agli Ignoti Militi con picchetto d’onore e un sorvolo delle Frecce Tricolori in omaggio a tutti i caduti di Guerra.

La bandiera, arrivata ad Aquileia lo scorso settembre, ha lasciato la Basilica sulle note della “Leggenda del Piave” e, salutata secondo gli onori militari in Piazza Capitolo da tutte le autorità e il pubblico presente, ha iniziato il suo percorso di ritorno a Roma. Un corteo militare si è mosso alla volta dell’ex stazione di Aquileia ricreando simbolicamente l’atmosfera della partenza di quel treno del 29 ottobre 1921. Dalla già stazione di Aquileia il corteo istituzionale si è spostato verso la Stazione di Cervignano da dove, a seguito di una breve cerimonia e dei saluti istituzionali, è ripartito il treno con la bandiera.

Come allora il “Treno della Memoria” ripercorrerà le medesime tappe del 1921, chiudendo idealmente un cerchio lungo cent’anni iniziato ad Aquileia e terminato con la tumulazione al Vittoriano. La scelta di un soldato senza nome, tra i milioni di caduti e dispersi senza identità, fu l’idea che consentì di conciliare il rispetto dell’individualità di ogni singolo soldato e l’impossibilità di restituirla a ognuno di loro. Il lutto e il dolore di una nazione ha generato un culto di massa dei soldati caduti e la traslazione del Milite Ignoto da Aquileia all’Altare della Patria rappresenta oggi come allora un rito collettivo affinché possa essere nuovamente vissuto dall’intero Paese per rendere onore ancora ai resti del milite ignoto, scelto da Maria Bergamas a nome di tutte le madri e le vedove d’Italia.

“Il viaggio del Milite Ignoto – ha dichiarato il sindaco Zorino – rappresenta uno dei massimi momenti di unità nazionale per il suo alto valore etico e simbolico nel rinsaldare il legame fra il popolo e le istituzioni. La scelta di un umile soldato nel rappresentare il sacrificio di migliaia di Caduti di Guerra conferì cent’anni fa ad Aquileia il ruolo di città madre. Madre di tutte le terre che subirono ingenti perdite di vite umane e simbolo di un’unità nazionale che ha saputo guardare avanti. Ripercorrere gli atti più significativi di quell’epoca, ospitare la bandiera dopo cent’anni all’interno della Basilica, riavvicinarla a questi luoghi così ricchi di memoria, ha fatto riaffiorare quel sentimento di speranza e fratellanza che mai è stato e mai verrà dimenticato”. 

“La commemorazione del Milite Ignoto – così il presidente Fedriga – rappresentò, a pochi anni dalla fine del primo conflitto mondiale, un momento corale di cordoglio capace di ricomporre le profonde lacerazioni inferte da tre anni e mezzo di trincea e dal tormentato ricordo degli oltre 600mila caduti. Si lenì una sofferenza e si aprì il dovere della memoria; quello stesso dovere che ci porta qui ad Aquileia a rievocare il lungo viaggio che il treno compì fino a raggiungere Roma e l’Altare della Patria”.

“Vorrei innanzitutto ringraziare il sindaco per l’invito a partecipare con voi a questa bella giornata – ha dichiarato il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nel suo intervento di saluto ad Aquileia -. Vorrei ringraziarlo per il grande impegno che ha messo in campo insieme alla sua amministrazione e a tutte le altre realtà coinvolte per valorizzare un luogo della nostra memoria, della vostra memoria come comunità e della nostra memoria come comunità nazionale”.

L’arrivo della Bandiera a Roma è previsto per il 2 novembre, accompagnata durante tutto il tragitto dal sindaco Zorino. Per celebrare il ritorno della Bandiera nella Capitale, è stata organizzata dal Ministero della Difesa una Santa Messa alla Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Il sindaco Zorino sul treno per Roma