“Un capriolo ci ha tagliato la strada”. La tragedia ad Attimis: motociclista muore a 43 anni. Ferito l’amico

Nell’incidente ha perso la vita Filippo Di Leonardo.

“Un capriolo ci ha tagliato la strada e non abbiamo potuto fare niente”. Parla tramite messaggio Alessio V., 33enne di Rivignano Teor. Parla ai tanti amici, che hanno appreso, questa mattina, la notizia del tragico incidente nel quale ha perso la vita il 43enne Filippo Di Leonardo, che percorreva, ieri notte, in moto con lui la strada regionale 356 che porta ad Attimis. Parla dall’ospedale di Udine dove è ricoverato e dove gli hanno riscontrato diverse fratture.

Quando, poco dopo la mezzanotte, i carabinieri della Radiomobile di Cividale hanno ritrovato, nel corso di un pattugliamento della zona, i loro corpi finiti a terra, nel tentativo di schivare un capriolo, per Filippo non c’era già più nulla da fare. Mentre l’altro motociclista, Alessio, giaceva sull’asfalto inerme, ma ancora vivo ed è stato subito trasportato dall’ambulanza all’ospedale cittadino.

L’incidente sulla regionale.

I due stavano andando probabilmente verso casa di Filippo, al confine tra Attimis e Nimis, per dare da mangiare al suo cagnolino, dopo una giornata trascorsa con gli altri amici motociclisti del club Cani e Porco di Ziracco di Remanzacco per un giro del Friuli su due ruote. L’unica certezza, al momento, è che un capriolo gli abbia tagliato la strada, sulla regionale 356, poco prima del bivio di Racchiuso.

Uno dei due centauri l’ha centrato in pieno ed l’animale è morto, l’altro sarebbe, invece, riuscito a schivarlo. Filippo ha perso il controllo della sua due ruote e si è schiantato contro il cartello stradale. Un impatto che gli è stato fatale. Originario di Alcamo in Sicilia, da vent’anni il Friuli era la sua casa. Qui aveva trovato una seconda famiglia, fatta di amici e passioni, come quella per le moto e per gli animali. E un lavoro come muratore specializzato.

Il suo soprannome, tra gli appassionati di motori, era Rufus “per quel suo modo sempre un po’ arruffato, per quei suoi capelli, quella sua barba”, come ricorda sconvolto il presidente del club Gianluca Beltrame. Alcuni anni fa aveva acquistato un rustico, proprio sul confine tra Attimis e Nimis e l’aveva risistemato mattone dopo mattone. “Era più di un amico – prosegue Beltrame -. Era uno di famiglia ed uno stretto collaboratore del club. Siamo distrutti”.

Ieri avevano trascorso una giornata insieme per il motogiro organizzato dal gruppo di Ziracco. Si stringe nel dolore per la tragedia anche il sindaco di Attimis Claudio Rocco. “A nome di tutta la comunità esprimo il cordoglio per la perdita di questo giovane – dice Rocco -. Alla famiglia e agli amici vadano le nostre più sentite condoglianze”.