Addio all’Uti, nasce la Comunità del Friuli Orientale: cosa cambia

Dalla Comunità esce Manzano.

Terminata l’esperienza delle Uti, i Comuni si riaggregano in Comunità per continuare a garantire ai cittadini servizi di livello a costi sostenibili, in primis la polizia municipale e lo Sportello unico attività produttive.

Buttrio, Cividale del Friuli, Moimacco, Premariacco, Prepotto, Remanzacco e San Giovanni al Natisone proseguono quindi il loro percorso di sinergia. Come nell’ex Uti, Buttrio condivide il servizio di polizia municipale con San Giovanni al Natisone, ma senza più Manzano, che ha scelto di non aderire alla nuova Comunità.

“L’esperienza della Uti è stata valutata complessivamente positiva e con buone prospettive di miglioramento – informa l’assessore allo Sviluppo economico e attività produttive Tiziano Venturini -. Il Comune di Buttrio ha approvato lo statuto con il voto favorevole anche di una parte delle forze di opposizione, avviando così il processo che vede sette Comuni unirsi nella nuova Comunità del Friuli Orientale, con sede legale a Cividale”.

Gli organi possono riunirsi anche in altre sedi, nell’ambito del territorio di interesse. Possono essere costituiti infatti uffici distaccati, anche all’interno di singole sedi comunali.

“Per legge, l’Uti è stata sciolta il 31 dicembre – riepiloga il comandante del corpo di Polizia locale, Fabiano Gallizia-. L’Uti Natisone, che aggregava 14 comuni, si è trasformata in Comunità Friuli orientale. La struttura del Comando resta la stessa, suddivisa in tre distretti territoriali: San Giovanni e Buttrio, Remanzacco e Premariacco e Cividale, Moimacco, Prepotto”.

Identico il concetto che aveva guidato l’Uti, con l’accentramento amministrativo presso la sede del Comando a Cividale e il decentramento operativo sul territorio. La centrale operativa del corpo risponde 12 ore al giorno, 7 giorni su 7.

“I vari servizi, come l’infortunistica, vengono condivisi su tutti i distretti – informa ancora Gallizia -. Le 24 unità in divisa lavorano per vasi comunicanti, con un travaso di risorse che si spostano lì dove serve, e soprattutto con la possibilità di continuare le attività con gli uffici centrali specializzati. È imprescindibile, ormai, per una Polizia locale moderna non avere più gli addetti tuttofare, e poter utilizzare le migliori tecnologie”.

Gallizia annuncia che verranno completati i progetti già avviati, come l’accentramento della videosorveglianza presso la centrale operativa, l’acquisto di attrezzature e strumentazione in dotazione del personale, in primis nuove telecamere, il miglioramento dei già esistenti collegamenti informatici tra i distretti.

Cosa cambia per Buttrio l’assenza di Manzano? “Il personale del Distretto di riferimento – conclude il comandante – opererà solamente su due comuni, con sei agenti e un amministrativo, quindi più risorse e più servizi. Il personale che vi opera, grazie all’esperienza Uti, conosce il territorio da oltre tre anni, e questo è un grande vantaggio”.