Inaugurato il ponte sul Cormor a Basaldella di Campoformido.
Un nuovo ponte ad arco, in pietra e acciaio corten, ora unisce via Zugliano a Basaldella, nel Comune di Campoformido, superando il torrente Cormor. L’opera, fortemente attesa dal territorio, è stata ufficialmente inaugurata lunedì mattina alla presenza delle autorità locali, regionali e del Consorzio di bonifica Pianura friulana.
La presidente del Consorzio, Rosanna Clocchiatti, ha aperto la cerimonia ricordando il ruolo cruciale dell’ente: “In Friuli si è passati dalla siccità alle piogge violente nel giro di poche ore, ed è in queste circostanze che si tocca con mano l’attività invisibile del consorzio di bonifica, la cui mission è portare l’acqua dove non c’è per scopi irrigativi e toglierla dove ce n’è troppa, per evitare allagamenti. Il Cormor è da sempre una bomba ad orologeria”.
Il nuovo ponte sul Cormor.
Il nuovo ponte, lungo 33,80 metri, largo 11,70 metri e del peso complessivo di 173.273 chili, è stato realizzato in un anno e mezzo dalle imprese Polese di Sacile (per le opere civili) e Cimolai di Pordenone (per la struttura metallica), con un investimento complessivo di 2.650.000 euro. La somma ha coperto anche lavori di manutenzione straordinaria lungo il tratto del torrente a monte e a valle del ponte.
“Restano da completare alcune opere accessorie – ha spiegato il direttore tecnico del Consorzio, Stefano Bongiovanni – ma la nuova struttura consente già oggi di contenere le piene del Cormor in modo molto più efficace rispetto al passato. Ricordo che nel 2014, durante una piena, la Protezione Civile fu costretta a smontare i parapetti del vecchio ponte per evitare l’esondazione. Il rischio di cedimento delle sponde era concreto e i danni potenzialmente ingenti”.
Alla cerimonia erano presenti, oltre alla presidente Clocchiatti, il direttore generale del Consorzio Armando Di Nardo, il vicepresidente Giorgio Venier Romano, il sindaco di Campoformido Massimiliano Petri, il presidente della IV Commissione Ambiente del Consiglio regionale Alberto Budai, il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale Alpi orientali Marina Colaizzi, e numerose altre autorità civili e tecniche.
L’opera chiave: il canale scolmatore.
Guardando al futuro, il completamento della messa in sicurezza dell’area dipende dalla realizzazione del canale scolmatore, parte del Piano Stralcio per la sicurezza idraulica del torrente Cormor. Il progetto, ancora in attesa di finanziamento, prevede una spesa stimata di circa 140 milioni di euro e servirà a deviare parte delle acque del Cormor verso il fiume Torre, con una portata prevista di 100 m³/s. “Si tratta di un’opera strategica – ha sottolineato Bongiovanni – perché ridurrebbe il carico idraulico su un’area che coinvolge 41 comuni e circa 300mila abitanti. È un investimento che si ripagherebbe da solo, in termini di prevenzione dei danni”.
Il presidente della IV Commissione Ambiente, Alberto Budai, ha definito l’intervento “un’opera attesa e necessaria, per evidenti motivi di sicurezza. Grazie alle risorse messe in campo dalla Regione e al lavoro del Consorzio, oggi inauguriamo una struttura fondamentale, realizzata in tempi rapidi a solo un anno dal finanziamento”.
Anche il sindaco Massimiliano Petri ha sottolineato l’importanza dell’opera: “Di utilità indiscussa per la protezione del territorio. Si tratta di un progetto che abbiamo ereditato, ma che sposiamo pienamente, perché il Cormor ha spesso messo in ginocchio la frazione di Basaldella”. Il segretario generale dell’Autorità di bacino, Marina Colaizzi, ha infine ricordato che “questa è solo la prima tappa. Siamo in fase di aggiornamento del piano stralcio sul Cormor e ci saranno nuove occasioni di confronto con il Consorzio, il cui presidio continuo è una risorsa da valorizzare”.
La cerimonia si è conclusa con il taglio del nastro e la benedizione del parroco, che ha voluto rimarcare il valore simbolico del ponte: “Unisce due territori divisi dal torrente, ma non solo. Lancia il messaggio che ciò che separa può essere superato, formando un’unica comunità fondata sull’amore”.
