Un’installazione in legno diventerà il nuovo punto d’incontro di Forni

A Forni di Sotto è comparsa una nuova installazione in legno.

Un’installazione in legno a forma di spirale, con i profili che riprendono quelli delle montagne circostanti, è comparsa a Forni di Sotto negli scorsi giorni: è uno dei risultati de “L’Altra Montagna. Le Dolomiti del silenzio”, progetto di comunicazione territoriale partecipata per promuovere il turismo sostenibile nelle Dolomiti Friulane. 

“Di Forni ci ha colpito il silenzio, il fatto di poter contemplare in pace la natura circondati dalle montagne – ha spiegato l’architetto Gabriele Qualizza del gruppo Pan, ideatore della struttura -. Abbiamo creato uno spazio relazionale, che contiene delle panche: la gente può entrare, guardare il paesaggio da sopra le paratie, sedersi, chiacchierare, i bambini possono guardare fuori dai buchi che sono posti a diverse altezze, possono giocare.”

L’installazione è di legno non trattato ed è pensata per trasformarsi con il passare degli anni e con l’azione degli agenti atmosferici. “Vorremmo capire cosa succede nel tempo, è un test: chiediamo quindi ai fornesi che ci dicano come il paese vivrà questa struttura e come reagiranno i turisti”.

La piattaforma multimediale.

Oltre all’installazione è stata creata anche una piattaforma multimediale (www.altramontagna.p-a-n.net) per riprodurre le “cartoline sonore” che riportano le parole dei fornesi che raccontano la propria terra e i suoni del paese. Completano l’opera delle cartoline cartacee con un QR code che riporta alla cartolina sonora associata.

“Il progetto ha portato una ventata di innovazione nel comune, consentendoci di guardare al nostro paese in modo diverso e dando voce a chi ci vive – ha commentato l’assessore comunale Martina Tonello -. Ringrazio i cittadini che si sono messi in gioco e hanno descritto quello che per noi è Forni di Sotto, un piccolo gioiello“. 

“L’Altra Montagna” nasce nell’ambito dell’Accordo tra Università di Udine e Regione Friuli Venezia Giulia (Servizio biodiversità) nell’ambito delle attività delle Reti funzionali della Fondazione Dolomiti Unesco, ed è un progetto ideato e realizzato dall’Associazione Isoipse – Impresa Sociale.