Ovaro punta anche sul turismo culturale.
Contribuire alla rinascita della montagna, alla sua rigenerazione economica, sociale e culturale (anche attraverso il turismo), contrastare l’esodo demografico e incentivare l’attrattività residenziale: sono gli obiettivi che il Comune di Ovaro e l’Università di Udine si sono dati con una convenzione che dà il via ad attività di ricerca e divulgazione territoriale ad ampio respiro.
La collaborazione, annuale e prorogabile, sarà attuata tramite l’“Officina montagna” del progetto Cantiere Friuli, coordinato da Mauro Pascolini e referente scientifico dell’accordo, e con la collaborazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Ovaro guidato da Agata Gridel. La convenzione è stata firmata a Palazzo Antonini Maseri dal rettore Roberto Pinton e dal sindaco di Ovaro, Lino Not.
“L’Università di Udine – ha detto Pinton – ha un interesse strategico verso la montagna, un incredibile patrimonio naturale e umano che abbiamo il dovere di affiancare per rilanciarla e farne un asset fondamentale delle nostre attività. La convenzione con il Comune di Ovaro ha proprio questo scopo rigenerativo del territorio perché è fondamentale riaccendere il legame della popolazione montana con il proprio patrimonio culturale materiale e immateriale incentivando le opportunità di sviluppo economico e anche del turismo culturale“.
Il sindaco Lino Not ha sottolineato che “Il Comune di Ovaro è assegnatario del contributo “Attrattività dei borghi storici” (Linea B) del Pnrr per la realizzazione del progetto “Davâr / Storie, tracce e materia”. Stiamo lavorando per rendere accessibile il patrimonio culturale del territorio con nuovi allestimenti, mappature culturali e iniziative connesse ai musei: un percorso che sarà utile non solo agli abitanti ma anche al turismo, che potrà svilupparsi sempre più con sensibilità e rispetto nei confronti dei residenti promuovendo l’incontro e non semplicemente esperienze costruite attorno al turista”.
