Il sindaco Clama: “In Austria da Paularo: va sistemata la strada di Cason di Lanza”

Il sindaco di Paularo sulla strada di Cason di Lanza dopo i recenti fatti di cronaca.

Il sindaco di Paularo, Marco Clama, torna sulla questione del collegamento tra Carnia e Austria e chiede che venga sistemata la strada di Passo Cason di Lanza dopo che nove giovani che volevano raggiungere Pontebba sono rimasti bloccati sul percorso a causa del ghiaccio.

“Gli accadimenti della sera del 27 dicembre lungo la strada di passo Casòn di Lanza non sono i primi – è il suo commento -. L’intervento del Soccorso Alpino, che ringrazio per la prontezza, la professionalità e la disponibilità da sempre dimostrate, è uno dei tanti che negli ultimi anni si sono succeduti lungo l’asse viario in questione. Questo testimonia la necessità di interventi concreti, efficaci e veloci lungo la strada che attualmente rappresenta l’unico collegamento viario tra la Carnia e l’Austria“.

“Ogni anno – continua Clama -, si registrano interventi di soccorso di persone in difficolta, di risoluzione degli ingorghi a seguito delle caratteristiche intrinseche della strada e, in alcuni casi, feriti e anche un morto nel 2022 poco oltre il confine. Sono spaventato al solo pensiero di dover gestire, a seguito del crollo della SS52Bis (quella del Passo di Monte Croce Carnico), sensibili aumenti di traffico durante il periodo estivo su una strada che, ad ora, non è in grado di sopportarlo ed è per questo che ho rivolto le mie perplessità e la mia richiesta di aiuto alla Regione e allo Stato prima dell’intervento del soccorso alpino”.

L’ipotesi.

Al momento, ha spiegato il primo cittadino, è allo studio un progetto preliminare interno per la realizzazione di interventi che rendano la strada a doppia corsia anche attraverso piccoli tratti di variante e brevi gallerie. “Non si tratta di una barzelletta ma di una necessità effettiva e tangibile, lasciamo la visibilità ad altri mentre a noi interessano i fatti – continua il primo cittadino di Paularo -. Siamo anche consapevoli che un intervento definitivo comporta tempi superiori all’anno ma nel frattempo si potrebbe comunque tamponare con interventi mirati e, nel frattempo, continuare a lavorare sui tratti di variante mantenendo aperta la strada”.

“La regione – conclude -, ha già ascoltato le nostre esigenze rappresentate dal vicepresidente del consiglio regionale Mazzolini sia all’assessore Amirante che al presidente Fedriga e restiamo fiduciosi nel buon esito dei fatti perché l’amministrazione Regionale ha sempre dimostrato di essere vicina alla montagna e alle sue esigenze”.