Gli abitanti di Sutrio donano i loro ricordi ai turisti, nasce l’app Flics

L’app per esplorare Sutrio tramite i ricordi e gli aneddoti dei residenti.

Un tempo non si buttava via niente, tantomeno i ricordi; e i ricordi non si sprecano nemmeno ora, anzi: diventano tracce per esplorare un territorio come accade a Sutrio, dove è nata l’app Flics.

I flics, in Carnia, erano gli scampoli, piccoli pezzi di stoffa avanzati da altri lavori che venivano riutilizzati in vari modi e, ad esempio, cuciti uno sopra l’altro, diventavano suole per gli scarpéts, le tipiche calzature delle donne carniche.

E da questa suggestione è nata l’applicazione, che usa “scampoli di memoria” per proporre un modo divertente e inconsueto di scoprire il paese: 30 racconti, ricordi, piccoli aneddoti donati dagli abitanti di Sutrio e trasformati in testi e tracce audio, raccolti appunti nell’app turistica per smartphone “Flics: memorie da esplorare”.

L’app è stata realizzata dall’Albergo Diffuso Borgo Soandri con la Cooperativa Puntozero di Udine, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Bando DIVA. Disponibile gratuitamente sia per Android sia per iOS, in italiano e in inglese, FLICS permette al turista di conoscere il territorio attraverso gli occhi e le parole dei suoi stessi abitanti.

Le 30 storie infatti sono il frutto di oltre 60 ore di interviste fatte a una cinquantina di persone dagli 11 ai 100 anni: il più giovane è Alessandro e ha 11 anni, Catinute invece è la più anziana, ed ha 100 anni. Ricordi, tradizioni, curiosità, piccoli aneddoti, memorie condivise che portano il visitatore dentro la comunità, come un vero e proprio concittadino e che, magari, fanno scoprire anche agli abitanti del paese qualcosa che ancora non conoscono.

Le 30 storie sono racchiuse dentro altrettanti QR Code stampati su piccoli supporti e nascosti a Sutrio, nelle frazioni di Priola e Noiaris e persino sullo Zoncolan, da cercare con l’aiuto di una mappa geolocalizzata e di vari indizi.

Ogni QR Code, una volta scansionato, dà accesso a una storia che si può leggere oppure ascoltare dalla voce di un narratore. L’invito è quello di ascoltare e guardarsi attorno, per scoprire se magari la signora che sta attraversando la strada è proprio Olimpia, la protagonista di quella tappa, che prepara più di 1500 cjarsòns alla volta, oppure se quel bambino alto e magro che cammina per i prati dello Zoncolan è proprio Alessandro, che non vede l’ora arrivi l’estate per trascorrerla in malga. O ancora: la barista del Bar Arvenis di Priola è proprio Irma? Per scoprirlo, basta ordinare un toast e controllate che usi il formaggio fresco della Latteria al posto delle sottilette.

Flics è come una sorta di Caccia al Tesoro, che coinvolge il turista nell’esplorazione di Sutrio e dintorni attraverso un’esperienza di gamificiation, in cui il gioco parte dal digitale per realizzarsi nel territorio. Il turista, mentre gioca, può di volta in volta essere stimolato a cambiare direzione, sia nella realtà narrativa dell’app sia in quella fisica del territorio, facendosi coinvolgere in un’esperienza immersiva, inedita e creativa.

30 storie sono tante, perciò si può uscire dall’app e riprendere la partita in momenti successivi. I risultati saranno salvati e memorizzati in automatico. Ogni storia ha un punteggio diverso, che posiziona i giocatori in una classifica condivisa. Una volta trovate e ascoltate tutte le storie, si riceverà un ricordo di FLICS e di Sutrio e, soprattutto, si diventerà una specie di “cittadina onoraria” o “cittadino onorario” perché si conosceranno le persone, le abitudini, gli aneddoti che cementano la comunità.

L’app è un attività originale e divertente, adatta sia alle famiglie sia a coppie che a gruppi di amici. Si è posta attenzione all’accessibilità delle 30 tappe preferendo, quando possibile, spazi raggiungibili anche da persone con disabilità. Per ogni tappa è specificato il tipo di terreno dove si trova ed eventuali ostacoli per raggiungerla.