Chiude Borgo 18, storico negozio di abbigliamento di Cividale

A Cividale chiude Borgo 18.

Avrebbero dovuto chiudere il 31 dicembre dell’anno scorso, ma tanto è stato l’affetto e tanti gli appelli dei loro clienti a restare, che Orietta Zamparo e Lucia Tiberi, titolari di Borgo 18 a Cividale del Friuli, hanno deciso di prolungare la loro permanenza fino a sabato scorso, 27 maggio.

Lo storicissimo negozio di abbigliamento uomo, donna e specializzato in jeanseria infatti, ubicato nel cuore del centro storico della città, è stato un riferimento ultra decennale per una vasta gamma di clientela e le due socie, entrambe ora sessantenni, hanno gestito sapientemente la loro attività.

Sono stati ben quindici gli anni che hanno visto la gestione di Orietta e Lucia e le due socie lasciano alle loro spalle un segno indelebile dovuto alla grande professionalità sia con i clienti, sia con tutte le figure che hanno roteato attorno alla loro attività, fornitori compresi, ma anche dovuto all’approccio sempre educato e cordiale.

“Siamo state colleghe per un paio di anni prima di diventare socie, ci siamo infatti conosciute perchè entrambe lavoravamo per gli stessi titolari, ma in sedi diverse, del negozio che successivamente abbiamo rilevato” spiega Orietta. Un incontro che ha poi portato ad una collaborazione ricca di soddisfazioni.

“Sentivamo l’esigenza di avere un posticino tutto nostro dove poter esprimere al meglio le nostre competenze – commenta Lucia – proprio per questo ci siamo imbarcate in questa che si è poi rivelata essere una splendida avventura”.

Negli anni successivi, però, si sono verificate una serie di circostanze a causa delle quali il bilancio, nonostante risultasse essere comunque positivo, iniziava a far storcere un pochino il naso alla coppia, innescando cosi qualche perplessità. Primo fra tutti, a cavallo tra il 2010 e il 2011 la dislocazione del mercato centrale del paese, che indubbiamente ha comportato ad un ingresso inferiore di clientela.

Seconda spina nel fianco, indubbiamente i rincari degli affitti che non hanno tenuto conto di tutta una serie di oscillazioni negative che in questi ultimi anni ha subito l’economia non solo italiana, ma anche locale. Tuttavia, il motivo principale per il quale Orietta e Lucia hanno tirato i remi in barca, è stato il raggiungimento dell’età pensionistica e la voglia di godersi finalmente il meritato riposo.

“Abbiamo resistito senza mai arrenderci anche negli anni più bui, quelli della pandemia – spiega Orietta – il nostro segreto è stato quello di mantenere ben distinto il rapporto professionale da quello personale, cosi siamo riuscite a portare avanti con grinta, serietà e grande soddisfazione la nostra attività”.

“I clienti ci hanno inondato di affetto sincero, sono state tantissime le richieste di restare qui, in quello che per loro è stato un punto di riferimento, ma noi abbiamo già dato tanto, è tempo di prenderci il nostro meritato riposo, magari ci si troverà a sorseggiare qualcosa assieme prossimamente” conclude Lucia.