Un altro sigillo Unesco per Cividale del Friuli.
Cividale del Friuli ottiene un nuovo titolo UNESCO. Dopo il riconoscimento del 2011 per il sito “Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, la città friulana entra ora nel Global Network of Learning Cities (GNLC), la rete che riunisce le città impegnate nella promozione dell’apprendimento permanente. L’annuncio è arrivato il 4 dicembre: tra le nuove città ammesse nel 2025, in Italia figurano solo Cividale del Friuli e Brescia.
L’ingresso nel network, oggi composto da 425 città di 91 Paesi, premia il lavoro portato avanti dagli enti locali e dalla comunità sul fronte delle opportunità educative inclusive, sostenibili e accessibili a tutte le fasce d’età.
Dal progetto StartLCUP alla candidatura
Da settembre 2024 a gennaio 2025, il Comune di Cividale del Friuli ha partecipato al progetto
StartLCUP, coordinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dall’Istituto di Sociologia
Internazionale di Gorizia (ISIG). Nell’ambito del progetto, sono stati analizzati punti di forza e
debolezze del contesto locale e identificate buone pratiche in grado di promuovere l’apprendimento permanente, a cui è seguita la presentazione di tre “buone pratiche” principali presentate nella candidatura.
Patrimonio, musica e tradizione: le buone pratiche
Il primo progetto riguarda il Tempietto Longobardo e il Monastero di Santa Maria in Valle, trasformati in un “cantiere di conoscenza” grazie ad attività didattiche, laboratori e film-documentari sulla cultura longobarda, svolti in collaborazione con scuole, musei e associazioni culturali. L’obiettivo è rafforzare l’apprendimento e avvicinare i giovani alle professioni legate alla conservazione del patrimonio.
Il secondo esempio è rappresentato dai Corsi internazionali di perfezionamento musicale e dagli Incontri di Musica da Camera. Ogni anno oltre 180 studenti e concertisti arrivano a Cividale per più di quindici concerti e lezioni avanzate, consolidando la vocazione culturale del territorio e la sua apertura internazionale.
Chiude il quadro il Palio di San Donato, progetto di recupero della storica festa patronale. Tra gare tra borghi, cortei, concerti e laboratori didattici, l’iniziativa coinvolge l’intera comunità e ricostruisce l’atmosfera della città medievale, valorizzando tradizioni e partecipazione civica.
Le parole del Comune
Soddisfazione viene espressa dalla vicesindaco e assessore alle Politiche e Programmazione europea, Giorgia Carlig: “Desidero esprimere grande soddisfazione per l’ufficializzazione della nomina di Cividale del Friuli a membro dell’UNESCO Global Network of Learning Cities. Questo traguardo rappresenta non solo il doppio riconoscimento UNESCO per la nostra città, ma dimostra che il lavoro svolto negli anni, in particolare sulle attività legate alla cultura e all’apprendimento, meritava pienamente questo risultato”.
Carlig ricorda anche la visione alla base del network: “Una Learning City è un contesto urbano che pone l’apprendimento al centro per migliorare la qualità della vita, favorire l’inclusione sociale e promuovere la crescita economica sostenibile. L’apprendimento deve abbracciare ogni fase della vita e ogni ambito della società, andando oltre l’istruzione formale”.
Entrando nel dettaglio, la vicesindaco precisa gli impegni che il riconoscimento comporta: “Le Learning Cities promuovono l’apprendimento inclusivo, garantiscono accesso alle opportunità educative indipendentemente dall’età o dal contesto socioeconomico e facilitano percorsi flessibili che uniscono educazione formale, non formale e informale. Rigenerano le comunità, rafforzano la coesione sociale, integrano competenze lavorative, imprenditorialità e pratiche sostenibili. Il nostro impegno sarà proseguire e ampliare le buone pratiche”.




