La Croazia dice addio alla kuna, cosa cambia davvero per i turisti con l’euro

Croazia, ingresso in Schengen e addio alla kuna: cosa cambia con l’euro.

Ci siamo, la Croazia è entrata in Schengen e nell’eurozona, ed è terminato il periodo di due settimane di transizione dalla kuna all’euro in cui era possibile pagare in contanti con entrambe le valute. D’ora in poi lo si potrà fare solo in euro. Ma cosa cambia, in concreto, per i turisti?

Cambiano tante piccole cose. La prima, forse la più evidente, è che non sarà più necessario fare lunghe code alla frontiera. Con l’ingresso in Schengen spariscono infatti tutti i controlli di frontiera per chi va in vacanza in Croazia: fine delle lunghe code a Trieste o alla frontiera con la Slovenia. Anche i diportisti non dovranno più fare sosta nella prima capitaneria di porto, con il rischio di lunghe attese per le pratiche burocratiche.

Questione denaro. Con l’addio alla kuna, la buona notizia è che arriva anche lo stop alle commissioni bancarie per le transazioni internazionali e per i pagamenti con carta di credito. Il tasso di conversione, lo ricordiamo, è stato fissato a 7,53450 kune croate per 1 euro. La Banca d’Italia ricorda che effettuerà, fino al 28 febbraio, il cambio al valore di parità della kuna croata.

Sul fronte sanitario, poche novità: già prima infatti i turisti italiani in vacanza in Croazia e in possesso della tessera sanitaria europea potevano usufruire, in caso di necessità, di cure mediche e ospedaliere negli ospedali e nelle strutture della Croazia.