Aggressioni ai medici in aumento, l’Ordine: “Agire d’ufficio senza la denuncia”

L’Ordine dei medici preoccupato dall’aumento delle aggressioni.

Le aggressioni ai danni degli operatori sanitari sono sempre più frequenti. Un fenomeno che preoccupa anche l’Ordine dei medici, che avanza una proposta per chi subisce qualsiasi forma di violenza da parte degli utenti.

“Come ha suggerito più volte il Consiglio Nazionale – spiega il presidente dell’ordine dei medici di Udine Gian Luigi Tiberio – dovrebbe esserci la procedibilità d’ufficio di questi reati, ovvero agire senza bisogno dell’atto di denuncia della persona offesa, che poi prevedere un lungo iter legale. I medici, spesso, non fanno emergere queste situazioni proprio per evitare questi percorsi giudiziari, ma sono anche spinti dal desiderio di non turbare l’equilibrio con i pazienti”.

La procedibilità d’ufficio rappresenta un meccanismo automatico che potrebbe costituire un valido deterrente nei casi di aggressione. Tiberio, comunque, invita gli operatori a segnalare questi casi, “in modo da conoscere i dati reali del fenomeno – sostiene – e porre in atto le giuste contromisure. Purtroppo i casi sono in aumento – spiega – e i motivi alla base di questi episodi sono molti. C’è un disagio sociale che sta emergendo e che è stato acuito dalla pandemia. Anche le lunghe liste d’attesa con cui vengono erogate le prestazioni a volte sfociano in questi comportamenti”. Un clima, insomma, che genera sfiducia nei medici.

Per questo Tiberio lancia un appello ai cittadini per recuperare il rapporto con gli operatori sanitari: “La nostra mission è curare le persone ed è un compito che non è cambiato, piuttosto è cambiata la società che dovrebbe incentrarsi maggiormente sugli aspetti umani. Si dovrebbe lavorare per ripristinare la collaborazione tra medici e pazienti e ci dovrebbe essere maggiore comprensione verso gli operatori sanitari che oggi sono chiamati a grandi sacrifici”.