Alcol di contrabbando dal valico di Tarvisio: sequestrati 24mila litri

L’alcol di contrabbando sarebbe poi stato usato per produrre liquori e distillati

E’ scattato il sequestro un carico di 24 mila litri di alcol etilico di contrabbando proveniente dalla Polonia, spacciato per disinfettante. Il carico era passato dal valico di Tarvisio ma è stato intercettato all’altezza del casello autostradale di Roncade da una pattuglia della Guardia di finanza di Treviso, impegnata in un servizio di controllo.

Immediata è stata l’attivazione della locale Procura, con la denuncia, per il reato di contrabbando, dei tre responsabili e con il sequestro del prodotto alcolico, unitamente all’autoarticolato. L’alcol etilico, prelevato dalla Polonia, risultava acquistato da una società con sede a Reggio Calabria ed era destinato in una località del foggiano.

Il prodotto era scortato da falsa documentazione che lo classificava come liquido disinfettante, ciò al chiaro fine di eludere i controlli operati dalle Fiamme Gialle per verificare natura e tipologia delle merci che fanno ingresso nel territorio nazionale. I reati contestati ai tre indagati, di cui due di nazionalità polacca e un italiano residente in provincia di Reggio Calabria, sono la sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa (quantificata in circa 225.000 euro), nonchè l’irregolarità nella circolazione di prodotti sottoposti ad accisa. L’alcol etilico sarebbe stato verosimilmente utilizzato per produrre illegalmente, all’interno di laboratori clandestini, bevande alcoliche come whisky, grappe, limoncelli, liquori, gin, vodka, distillati.

Le altre consegne.

Le indagini avviate dopo il fermo dell’autoarticolato hanno poi permesso di accertare che, prima del carico sottoposto a sequestro, la medesima società di trasporto polacca aveva già effettuato ulteriori tre consegne illecite di alcol etilico di contrabbando, per un totale di 72.000 litri (cui corrispondono 750.000 euro di accise evase), recapitate in tra le province di Bari, Napoli e Reggio Calabria.