L’anziana non ci casca, il truffatore cade nella trappola e viene arrestato

Truffatore arrestato dalla polizia a Udine.

Nella mattinata di lunedì, 14 agosto, gli agenti di una Volante della Questura di Udine hanno arrestato un cittadino slovacco per truffa pluriaggravata a danno di un’anziana udinese.

La signora, 87enne residente in zona piazzale Osoppo, poco prima di mezzogiorno, è stata contattata sul numero di rete fissa da un uomo, che dichiarava di essere il figlio che, costretto in ospedale per una polmonite fulminante, necessitava di molti soldi per accedere alle costose cure. La donna non ha riconosciuto la voce del congiunto e ha riattaccato, riuscendo a mettersi poi in contatto con il cellulare con il vero figlio che la rassicurava sulle sue condizioni ed allertava la Sala Operativa della Questura.

La seconda telefonata dei truffatori.

Poco dopo sul posto è giunta una volante e, mentre i due agenti raccoglievano le informazioni su quanto accaduto, il telefono della signora è squillato nuovamente. I poliziotti, intuendo che potesse essere ancora il truffatore, hanno chiesto alla signora di rispondere ma di non far menzione della loro presenza e, anzi, di assecondare eventuali loro richieste.

Questa volta all’altro capo del telefono vi era una donna, che si presentava come un Commissario di Polizia e che metteva in guardia la signora per il tentativo di truffa di poc’anzi; la stessa continuava dicendole di non riattaccare assolutamente, di non rispondere ad eventuali altre telefonate su altri dispositivi, e chiedendole quanti soldi e quali gioielli, esclusivamente d’oro, tenesse in casa, perché di lì a poco sarebbe stata contattata da un maresciallo per stabilire come metterli al sicuro.

La trappola e l’arresto.

Poco dopo chiamava in effetti un uomo, che riferiva che si sarebbe presto presentato qualcuno per ritirare i preziosi. La signora, “guidata” nelle risposte dai poliziotti, che nel frattempo avevano nascosto l’auto di servizio, assecondava l’uomo e poi preparava con loro un finto fagottino pieno di chincaglierie da consegnare a chi si sarebbe presentato. Nel frattempo uno dei due agenti, coadiuvati da due colleghi della Squadra Mobile, appostati fuori, si è nascosto nell’appartamento posto al piano inferiore.

Verso le 13.50 è sopraggiunto un uomo che, con mille cautele, saliva al piano della signora, ha suonato e ha ritirato il fagotto per poi scendere lungo le scale dove però è stato bloccato dai due poliziotti che, provenendo uno da sopra ed uno da sotto, gli hanno chiuso ogni via di fuga e lo hanno ammanettato.

L’uomo è stato quindi condotto in Questura ed arrestato per il reato di truffa pluriaggravata. Oggi, in sede di convalida dell’arresto, il gip ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di dimora in tutti i comuni della regione Friuli Venezia Giulia. Gli agenti della Squadra Mobile stanno svolgendo le ulteriori indagini volte ad identificare i complici, almeno due, un uomo ed una donna, dell’arrestato.

I consigli della polizia contro le truffe.

Nell’occasione, la Polizia di Stato raccomanda a tutti, in particolare agli anziani che vivono da soli, di seguire questi pochi ma utilissimi consigli/raccomandazioni.

  • Non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa, anche se vestono uniformi o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. In caso di dubbio non esitate a contattare il Numero Unico Emergenza 112 e chiedere ausilio.
  • Non date soldi a sconosciuti che si qualifichino come agenti, funzionari di Enti pubblici o privati, avvocati: ricordate che nessun’ Ente, e tantomeno le forze di Polizia, manda personale a casa per il pagamento di bollette o multe, per effettuare rimborsi o sostituire banconote false. Non riponete soldi e gioielli in frigo o altro luogo indicatovi dai presunti agenti: non stanno svolgendo alcuna disinfestazione e non ci sono pericoli! Chiamate invece subito la Polizia di Stato.
  • Tenete accanto al telefono un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità, da avere così a portata di mano in caso di necessità o controlli. E comunque non chiamare mai, in caso di sospetti, numeri forniti dall’estraneo alla porta o al telefono per avere rassicurazioni: dall’altra parte del telefono ci sarà sempre un complice del malintenzionato.
  • Se vi chiamano al telefono dicendo che un vostro parente ha bisogno di soldi per non essere arrestato o per delle cure mediche interrompete la comunicazione, è una truffa. E se volete chiamare il parente che sarebbe in difficoltà fatelo con altro apparecchio telefonico o cellulare, diverso da quello sul quale avete ricevuto la telefonata sospetta, perchè i truffatori riescono a “tenere occupata” la line telefonica, non consentendovi di trovare la linea o permettendovi solo di parlare con un altro loro complice.
  • Un consiglio anche per i più giovani ed i vicini di persone anziane: non lasciate sole le persone anziane, interessatevi alla loro quotidianità, ricordate loro di chiamarvi per qualsiasi dubbio o necessità, o se ricevono visite di estranei, e non esitate a chiamare la Polizia di Stato per segnalare ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga il vostro anziano vicino di casa.