La benzina aumenta anche in Slovenia, ma le code ai distributori non diminuiscono: “Situazione drammatica, serve la zona franca”

La situazione del prezzo della benzina.

Nuovi aumenti del prezzo della benzina nei distributori del Friuli Venezia Giulia. Ma sopratutto nuovi aumenti anche nelle pompe della Slovenia, che in questi giorni avevano fatto da camera di decompressione per i tanti transfertisti. I rincari non ha, peró, ridotto le code dei turisti del pieno, che anche oggi hanno preso d’assalto le stazioni di servizio oltre confine. Una situazione pesante, avvertita ancora di più dai gestori degli impianti che si trovano in prossimità dei tradizionali valichi.

“La situazione è drammatica sia per i consumatori che per i gestori delle aree di rifornimento, in particolare per coloro che operano a ridosso del confine di Stato con Slovenia e Austria”, afferma in una nota il consigliere regionale Diego Bernardis
(Lega) chiedendo un urgente intervento del governo e rilanciando il progetto della zona franca. “La zona franca si sarebbe potuta attivare sfruttando le deroghe concesse dallo stato di emergenza, così da fermare l’emorragia di risorse che si riversano senza sosta oltreconfine. L’auspicio – rimarca Bernardis – è che il governo intanto accolga l’emendamento Lega al decreto Sostegni Ter, che prevede il riconoscimento di un contributo di solidarietà per i distributori di carburante e di gas naturale nelle aree di confine”.