Contrabbando di tabacco dall’Est Europa, maxi sequestro di sigarette in provincia di Udine

Il maxi sequestro di sigarette in Friuli Venezia Giulia.

Maxi sequestro di sigarette introdotte nella provincia friulana dall’Est Europa. Ai vari trafficanti delle molte pseudo-miscele da autotrazione, da anni illegalmente – commercializzate su tutto il territorio nazionale, si sono, da poco, riaffiancati, in uno storico déjà-vu, i “contrabbandieri di sigarette 2.0”, una versione meno romantica, ma più disperata, dello “spallone” dei primi anni del secolo scorso, che pare trovare nel bacino dei disoccupati e dei pregiudicati nostrani una forza lavoro pressoché inesauribile.

Le modalità del contrabbando

Il corriere di turno è sottoposto ad un vero e proprio tour de force. In poco più di 48 ore, deve: raggiungere, dalla Campania, con un’auto a noleggio, una remota località dell’est Europa; attendere che il mezzo venga caricato; rientrare in Italia evitando accuratamente i controlli delle forze dell’ordine.

I sequestri effettuati dalla guardia di finanza

I controlli dei finanzieri del comando provinciale di Udine sulla circolazione nelle tratte a maggior volume di traffico, hanno, però, portato importanti frutti. Il 21 marzo, sulla tratta Palmanova – Latisana, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria del Friuli hanno intercettato ed arrestato, a bordo di un furgoncino a noleggio, un pregiudicato campano, E.V. di 56 anni, con 280 chilogrammi di “Marlboro” contraffatte, oltre che di contrabbando. Stessa sorte è toccata ad altri due corrieri, anch’essi campani – E.G. di 49, e R.A., d 27 – fermati, il 28 marzo, dalle stesse Fiamme gialle del nucleo P.e.f. del capoluogo, a bordo di due utilitarie, anch’esse a nolo, con altri 280 kg di bionde altrettanto contraffatte e di contrabbando.

L’arresto dei contrabbandieri

All’atto della convalida degli arresti, il giudice ha disposto, a carico dei tre contrabbandieri, l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e della presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. In tutti i casi, pur in attesa delle analisi e delle perizie che verranno svolte, il marchio è risultato contraffatto e la miscela di tabacco presente all’interno è apparsa di infima qualità.