Pedinati aver svaligiato una villa a Manzano: sgominata la banda dei furti in casa

La banda ha colpito 12 abitazioni tra Udine e Gorizia.

Eseguite dai carabinieri del Norm di Palmanova,5 ordinanze di custodia cautelare ai danni di una banda responsabile di reiterati furti in appartamento.

L’indagine, ha avuto origine a seguito di un ingente furto in abitazione eseguito da ignoti il 25 luglio 2019 ai danni di una villa di Manzano. Nell’occasione i malfattori, dopo aver forzato una finestra, erano penetrati nella casa ed una volta messa fuori uso la centralina del sistema d’allarme, si erano impossessati di alcuni orologi “Rolex”, di monili d’oro e pietre preziose, argenteria, cornici, quadri e capi d’abbigliamento griffato per un valore di alcune decine di migliaia di euro.

Le indagini hanno consentito di individuare sia il percorso effettuato dai malviventi per allontanarsi dal luogo del reato, sia le autovetture delle quali gli stessi si erano serviti nella circostanza.

Successivamente, dopo una serie di pedinamenti e altre attività, tutti i componenti della banda sono stati individuati e identificati.  Si tratta di cinque cittadini italiani, la maggior parte dei quali di etnia nomade, tutti residenti o domiciliati a Udine e già noti alle forze dell’ordine per i loro trascorsi.

Nel periodo compreso tra la fine del settembre e il mese di ottobre 2019 i soggetti si erano resi responsabili di almeno 12 furti in abitazione, sia nella provincia di Udine sia in quella di Gorizia. Tutti i furti sono avvenuti con lo stesso “modus operandi”: i soggetti, dopo aver individuato l’obiettivo effettuando una ricognizione o suonando il campanello per assicurarsi che in casa non vi fosse nessuno, entravano in azione indirizzando le proprie attenzioni al denaro contante, ai monili ed alle eventuali casseforti presenti nella casa. Gli stessi si servivano anche di un’autovettura intestata ad un prestanome, sulla quale avevano applicato delle targhe adesive, riferibili ad un veicolo analogo e regolarmente circolante in Udine.   

Le perquisizioni condotte presso le abitazioni degli indagati hanno permesso di rinvenire una parte della refurtiva, un’ingente somma di denaro contante, alcune radio ricetrasmittenti nonché di procedere al sequestro dell’autovettura utilizzata per la commissione dei furti e che è risultata essere intestata ad una terza persona residente in provincia di Trento.

Il tribunale di Udine, ha disposto quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico dei membri della banda, oltre agli arresti domiciliari per la moglie di uno degli uomini. Ad essere deferita è stata anche un’altra donna, parente di uno degli arrestati, rea di essere stata trovata in possesso di uno degli orologi rubati.