Il Pignarûl di Pagnacco sotto sequestro, metallo e tracce di combustibile

Sequestrata l’area del Pignarûl di Pagnacco

L’area dove lo scorso 7 gennaio si è svolto il Pignarûl di Pagnacco è stata posta sotto sequestro penale da parte del Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale (Noava) del Corpo forestale regionale.

Le indagini sono scattate in seguito alle numerose segnalazioni dei residenti, che lamentavano l’odore acre persistente causato dai continui focolai che bruciavano sotto la cenere dal giorno dell’Epifania. L’area, di proprietà della Regione, è stata oggetto di attenzione da parte del Noava che ha scoperto diverse irregolarità durante le verifiche.

Nell’area posta sotto sequestro, una settantina di metri quadrati, oltre alle tradizionali ramaglie e paglia il personale del Noava ha riscontrato la presenza di materiali non autorizzati per l’accensione del fuoco epifanico. Sono state individuate anche tracce di combustibile, il cui utilizzo è vietato per l’accensione del falò. Tutta la documentazione raccolta è stata prontamente inviata alla Procura della Repubblica per ulteriori indagini.