Dopo una lunga sequenza di furti, è stato arrestato A.B.A., 26 anni, disoccupato e originario del Niger, ritenuto responsabile di una vera e propria carriera criminale iniziata in giovane età, quando ancora era minorenne. Nel pomeriggio del 28 aprile scorso, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pordenone lo hanno rintracciato in Largo Cervignano e arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale. Dovrà scontare una pena definitiva di 3 anni, 1 mese e 6 giorni per 12 furti e un danneggiamento compiuti tra il 2015 e il 2019 in Friuli.
I primi furti da minorenne.
primi colpi risalgono al 2015, quando A.B.A., ancora minorenne, ha iniziato con piccoli furti, come quello dell’11 aprile all’interno del negozio “Bershka” del centro commerciale “Città Fiera” di Martignacco, dove rubò una felpa da 24,99 euro, nascondendola sotto il giubbotto dopo averla privata del cartellino e del dispositivo antitaccheggio.
Pochi giorni dopo, il 22 aprile, insieme a un complice, si rese protagonista di un atto vandalico: a Basiliano, con sassi prelevati dai binari ferroviari, infranse i vetri di quattro automobili parcheggiate nei pressi di un’officina, causando danni per circa 1.000 euro.
Nel mese di giugno, il 4, a Pordenone, si impossessò della borsa di una donna italiana alla stazione degli autobus: conteneva 240 euro e fu sottratta mentre la vittima era distratta da una telefonata. Solo un mese dopo, il 4 luglio, rubò uno skateboard e una valigia trolley con indumenti da un furgone parcheggiato in via Beata Domicilla.
Nei mesi successivi continuò a colpire garage e veicoli: il 15 agosto si introdusse nel garage di un cittadino italiano a Pordenone, rubando un portafoglio con 30 euro da un furgone parcheggiato. Il 4 dicembre, sempre a Pordenone, entrò nel garage di una coppia e rubò una bicicletta Atala Holland; lo stesso giorno, rubò denaro e altri oggetti da un’auto in sosta sulla pubblica via. Nel 2016, ancora da minorenne, continuò a compiere reati: il 18 febbraio sottrasse un portafoglio contenente 300 euro da un furgone parcheggiato in piazza Duca d’Aosta.
La serie di furti continua anche con la maggiore età.
Anche dopo aver raggiunto la maggiore età, A.B.A. proseguì con i furti: il 27 febbraio 2017 rubò un marsupio da un cantiere edile, contenente uno smartphone, 90 euro in contanti, carte di credito e una Postepay. Tentò inutilmente di prelevare denaro con le carte rubate.
Il 23 maggio dello stesso anno si introdusse nello spogliatoio dello stadio “Bottecchia”, rubando le chiavi degli armadietti di cinque atlete e portando via 255 euro, tre orologi, una fedina d’oro, quattro telefoni cellulari e un pacchetto di sigarette. Il 3 luglio, entrò nell’oratorio della parrocchia del Sacro Cuore, dove rubò due telefoni cellulari dalla borsetta di una donna.
Il colpo più fruttuoso avvenne il 22 settembre 2017: si introdusse nel centro sportivo di via del Pedron, forzando gli armadietti di nove atleti dell’Amatori Calcio San Lorenzo e rubando 1.080 euro in contanti dai loro portafogli.
L’ultima azione nota risale al 6 giugno 2019, quando rubò un borsello da un’auto della ditta “Canton 2” parcheggiata nell’area aziendale. All’interno c’erano carte di credito e un bancomat. Anche in questo caso, tentò di prelevare 250 euro da due sportelli automatici, senza riuscirci.
A conclusione delle formalità di rito, il 26enne è stato tradotto presso il carcere di Pordenone, dove sconterà la sua pena. La sua condotta criminale ha messo a dura prova la sicurezza di diverse comunità locali, tra cui spiccano non solo attività commerciali e sportive, ma anche luoghi di culto e spazi pubblici frequentati da famiglie e giovani.