Termosifoni spenti, bagni e sale d’aspetto chiusi, niente biglietterie: stazioni dell’Alto Friuli abbandonate a se stesse. “Situazione da medioevo”

La denuncia del Comitato pendolari sulle stazioni di Carnia e Venzone.

Una situazione critica, che si trascina da anni, e che “regala” disagi e malumori. È quella che si registra nelle stazioni ferroviarie di Carnia e Venzone, dove le carenze non mancano. A denunciarle è il Comitato pendolari dell’Alto Friuli. Oggi, il sodalizio ha inviato una mail all’assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, e al sindaco di Venzone, Amedeo Pascolo.

“Cogliamo l’occasione dei disagi odierni causati da alcuni ritardi nell’ordine dei 40 minuti (R16607 e R16609 Tarvisio-UD-TS) per segnalare la precaria situazione in cui versano le stazioni di Venzone e Carnia – scrive il Comitato -. Con temperature abbondantemente sotto lo zero, oggi nella stazione di Carnia vari utenti ci hanno segnalato che i termosifoni erano chiusi, così come i servizi igienici ormai da anni. È notorio che Carnia è la stazione hub per l’interscambio bus-treno per gli utenti provenienti dalla Carnia e dalle vallate dell’Alto Friuli (Moggio, Resiutta, Resia, Chiusaforte), mentre nella bella stagione è una delle stazioni più frequentate dai cicloturisti soprattutto stranieri dell’Alpe Adria”. 

“Da anni – prosegue la mail – denunciamo lo stato precario di gestione delle due stazioni: se a Carnia mancano i servizi igienici e non è raro vedere persone costrette ad arrangiarsi in caso di estremo bisogno, a Venzone, “borgo più bello d’Italia” gli utenti sono costretti ad attendere il treno all’addiaccio, visto che l’unico riparo dalle intemperie è dato da un tunnel (la sala d’aspetto e i wc sono chiusi da anni). Oltre a ciò manca la possibilità di fare i biglietti, visto che Venzone (unitamente a Ugovizza-Valbruna) è l’unica stazione della linea dove non esiste una self service. Ricordiamo che i biglietti della tratta Udine-Tarvisio non è possibile acquistarli online”. 

“Tutto ciò è inaccettabile e non più tollerante visto che stiamo parlando di servizi basilari a costi praticamente zero: Regione, Comune di Venzone, Rfi e Trenitalia dovrebbero pertanto confrontarsi per installare una biglietteria self-service a Venzone, stipulare una convenzione per la gestione in comodato della stazione di Carnia permettendo così la riapertura dei servizi igienici, come avviene da tempo a Gemona e Tarvisio. E, infine, prevedere la riapertura della sala d’aspetto e dei wc di Venzone almeno nei fine settimana della bella stagione e durante le manifestazioni come la Festa della Zucca”. 

“Non ci pare di chiedere la luna – concludono i pendolari -, ma solo interventi di buon senso che nel 2021 ogni Amministrazione o società che offre un servizio pubblico dovrebbe garantire. È inutile pensare di promuovere il turismo pensando di installare lungo le scalinate qualche scivolo per le bici, quando manca l’abc e ci facciamo ridere dietro da ogni turista straniero che mette piede qui. Senza wc, senza self service per fare i biglietti, senza servizi online, senza nemmeno una panchina o un portabiciclette, purtroppo Venzone pare ancora ferma al medioevo!“.