Strage di Natale, riaperto il fascicolo: spunta il nome di un friulano

Un friulano è stato accusato di favoreggiamento.

È un friulano di 69 anni, residente a Premariacco, l’uomo verso il quale è stato ipotizzato il reato di favoreggiamento per la strage di Natale 1998. A formulare l’accusa i pm Claudia Danelon e il sostituto Giorgio Milillo, che in questo modo hanno riaperto ufficialmente il fascicolo chiuso nel 2014 dalla Cassazione. Ma c’è di più. Nella notifica dell’atto di garanzia, viene fatto sapere, viene avanzata anche l’ipotesi di concorso nel delitto.

Questo perché tra le domande rivolte al 69enne anche quella se fosse stato lui a portare la bomba a Udine la notte della strage. Possono proseguire quindi le indagini. È stata disposta infatti l’audizione della moglie dell’uomo, per testimoniare che i due si trovassero in Abruzzo, e gli accertamenti bancari, per verificare che i prelievi fossero stati fatti davvero fuori regione.

La vicenda.

Proprio il 23 dicembre si sono svolte le celebrazioni per commemorare i tre poliziotti, Adriano Ruttar, Guido Zanier e Paolo Cragnolino, che hanno perso la vita mentre prestavano servizio. Alle 5.50 del 23 dicembre 1998 infatti un ordigno esplose davanti alle serrande di un negozio in Viale Ungheria, causando la morte dei tre agenti.