Tentano di vendere cuccioli di cane all’ingresso di un supermercato, fermata coppia rom

Erano davanti al supermercato Eurospar in Via delle Ferriere a Udine, con in braccio un cagnolino simil maltese di pochi mesi. Così, una coppia di etnia rom, nella mattinata di ieri, cercava di attirare a sé la clientela che passava davanti al negozio, con lo scopo di riuscire a guadagnare qualche soldo vendendo la povera bestiola al miglior offerente.

Insospettito da atteggiamenti che nulla facevano presagire di buono, un cittadino del posto ha finto di voler acquistare il cagnolino, per valutare le reali intenzioni della coppia. “Appena ho visto la coppia davanti al supermercato, mi sono da subito insospettito – spiega – così, assieme a mia moglie, ho finto di voler acquistare il cagnolino, facendo partire una finta contrattazione”.

Appurato che i due non aspettavano altro che qualcuno si facesse avanti, l’uomo che si è finto interessato, ha cercato di saperne di più. “La coppia mi ha spiegato che aveva un altro cucciolo e che sarebbe stata disposta a vendermi anche quello e che al momento si trovava nelle mani di un’altra coppia, davanti ad un altro supermercato a poche centinaia di metri da lì” continua il cittadino. “Così, mia moglie, allontanandosi, ha chiamato le forze dell’ordine, mentre io sono rimasto con uno dei due, attendendo l’arrivo anche dell’altro cucciolo“.

In concomitanza con l’arrivo dell’altro soggetto assieme all’altro cagnolino, sono arrivate sia la polizia municipale, sia un’associazione animalista che opera nel territorio. “Quando le due coppie hanno visto arrivare le forze dell’ordine, hanno capito che in realtà il mio intento era quello di smascherare un reato molto grave, quello di vendita e traffico di animali che conduce ad un fenomeno denominato zoo mafioso “, prosegue l’uomo che, oltre ad aver dimostrato coraggio, si è prodigato per il benessere delle due innocenti creature.

I cuccioli, risultati senza microchip, sono quindi stati sequestrati e, con tutta probabilità, verranno dati in adozione, dopo gli accertamenti sanitari del caso. Un’azione, quella del cittadino udinese, volta a fare riflettere tutti coloro si ritrovino ad assistere a scene simili. “Sono consapevole che le persone spesso hanno paura o semplicemente non si vogliono immischiare in situazioni con le quali apparentemente non hanno nulla a che fare, ma invito chiunque dovesse assistere a scene sospette, come in questo caso, a non voltarsi dall’altra parte“, esorta . “Inoltre – conclude l’uomo- credo che tutti noi abbiamo il diritto, ma soprattutto il dovere di tutelare e aiutare, qualora si possibile, ogni forma di essere vivente “.