Trova una granata della Seconda Guerra Mondiale durante l’escursione

La granata americana della Seconda Guerra Mondiale è stata neutralizzata dal 3° Reggimento Guastatori di Udine.

L’Esercito ha neutralizzato una granata di artiglieria americana nel comune di Sauris. Ieri gli specialisti del 3° Reggimento Guastatori di Udine, allertati dalla Prefettura di Udine, hanno effettuato un intervento di bonifica del territorio da residuati bellici risalenti ai conflitti mondiali.

Il team C.M.D. (Conventional Munition Disposal) di Guastatori dell’Esercito proveniente da Udine, accompagnato dai Carabinieri di Ampezzo si è recato in località Casera Razzo nel comune di Sauris a quota 1760 metri, dove, lungo la strada silvopastorale per la malga Madiana in un escursionista ha allertato le forze dell’ordine per la presenza di un oggetto non meglio identificato ma riconducibile ad un grosso ordigno.

I Guastatori recatisi sul posto hanno confermato la presenza di un ordigno bellico ancora attivo: una granata di artiglieria calibro 75 mm HE (High Explosive – Alto Eplosivo), di nazionalità americana e risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

La neutralizzazione finale.

L’ordigno è stato messo in sicurezza e trasportato in un luogo idoneo al brillamento sempre in località Casera Razzo, dove, nel frattempo, una macchina movimento terra aveva predisposto una buca, in gergo militare detta “fornello”, all’interno della quale, con l’innesco di altro esplosivo militare l’ordigno è stato definitivamente neutralizzato.

La zona interessata al brillamento e la zona circostante sono state successivamente bonificate. L’assistenza sanitaria indispensabile in questo tipo di attività è stata fornita dalla Croce Rossa italiana Corpo Militare centro di mobilitazione Nord Est di Padova.

Cosa fare se ci si imbatte in un oggetto riconducibile ad un ordigno.

E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.