Tre importanti opere del Novecento friulano tornano a nuova vita

Il restauro delle opere.

Tre importanti opere del Novecento friulano sono tornate a nuova vita. In Fvg infatti, sono stati restaurati tre dipinti ispirati alla Resistenza e all’ambiente naturale del Carso realizzati da Sergio Altieri, Guido Tavagnacco ed Enrico De Cillia. Appartengono tutti alla ricca collezione di opere d’arte che a partire dagli anni Cinquanta si è venuta a formare su iniziativa dell’ANPI di Udine e si potranno nuovamente ammirare presso la sede dell’associazione in via Brigata Re. In parte alterata dal tempo, la superficie pittorica è stata ripristinata e dalle tele sono riemersi i colori originali. Anche l’intensità del messaggio, che gli artisti hanno inteso affidare alle loro composizioni figurative ispirate alla storia della Resistenza in Friuli, acquista di conseguenza un maggiore impatto espressivo.

A condurre gli interventi sono state le restauratrici della società L.A.A.R. SRL, Laboratorio Artigiano Arte e Restauro sotto la guida di Domenico Ruma, operante nel settore della Conservazione e Restauro di Beni Culturali, grazie al contributo della Fondazione Friuli, che l’ha concesso nell’ambito del Bando Restauro e così ha reso possibile salvaguardare tre importanti dipinti appartenenti al patrimonio culturale della nostra regione. Si tratta di dipinti a olio su tela che necessitavano di un ripristino delle condizioni conservative. Tra i vari interventi operati i restauratori hanno proceduto alla pulitura della superficie pittorica liberandola dai depositi superficiali e dalle vernici alterate. Nelle parti ammalorate e nelle cornici sono stati sostituiti i telai e oltre alla pulitura sono state trattate con prodotti specifici per la conservazione. Laddove erano presenti lacerazioni della tela di supporto sono state effettuate cuciture attraverso una particolare tecnica di termosutura, e si è quindi proceduto a parziali integrazioni pittoriche removibili.

I dipinti restaurati

Il quadro di Sergio Altieri sottoposto al recupero è intitolato “Episodio della lotta di liberazione sul Collio”, una grande tela (dimensioni cm 120 x 200) che il pittore caprivese dipinse nel 1954 in cui raffigura un avvenimento saliente della Resistenza nel territorio cormonese: la battaglia di Peternel. Sebbene il primo piano sia occupato dallo scontro tra partigiani e tedeschi, il vero protagonista del dipinto è il paesaggio del Collio che si erge a palcoscenico del dramma bellico: i contadini abbandonano le case. I tedeschi al contempo, si scatenano violentemente contro gli abitanti della zona. L’opera è stata esposta in varie mostre ed è entrata di diritto nella storia dell’arte del Fvg, come esempio di approccio realistico al tema storico. Il secondo dipinto è l’olio su tela di Guido Tavagnacco dal titolo “L’incontro” (dimensioni cm 100 x 160). L’opera, che attinge ai ricordi della gioventù resistente dell’artista, presenta un gruppo di partigiani in un momento di pausa dalla lotta, invitando quindi a cogliere la dimensione di umanità che connota la vita quotidiana del partigiano. Una natura trasfigurata in una dimensione esistenziale e dai toni quasi drammatici caratterizza invece l’opera di Enrico De Cillia dedicata al “Paesaggio carsico” (dimensioni cm 70 x 50). Attraverso un approccio, che media suggestioni figurative e tangenze informali, e una modulazione calibrata del tono che anima i grigi e le ombre di vibrazioni cromatiche più intense, il pittore ritrae una vegetazione brulla, sferzata dal vento ma al contempo abbarbicata con tenacia alla roccia, che rimanda con potenza alla forza della vita.

“Ringraziamo la Fondazione Friuli che ha risposto con generosità al progetto relativo ai tre dipinti restaurati. Chi volesse ammirare i quadri può venire nella nostra sede ma concordando prima la visita con la nostra segreteria“, afferma Antonella Lestani, presidente dell’ANPI città di Udine “Fidalma Garosi Lizzero – Gianna”. L’intervento fa parte di un progetto più ampio di studio e di valorizzazione della collezione dell’ANPI di Udine, che conta un centinaio di opere frutto generoso di donazioni da parte degli stessi artisti o collezionisti. Tra questi figurano presenza significative del panorama artistico regionale, come Mirko Basaldella, Fred Pittino, Giuseppe Zigaina, Max Piccini, Luciano Ceschia, Guido Tavagnacco, e molti altri.