Il Friuli protagonista nel primo romanzo di Sandra Sodde

Il libro di Sandra Sodde “Marta. Il linguaggio del cibo non è ragione. È sentimento”.

E’ ambientato a Cividale del Friuli il primo romanzo di Sandra Sodde “Marta. Il linguaggio del cibo non è ragione. È sentimento“, edito da Corvino Edizioni. Tratto da una storia vera, affronta temi delicati, importanti e quanto mai attuali in modo coinvolgente ed emozionante.

Disturbi del comportamento alimentare, relazioni violente e disfunzionali, maternità e rapporti familiari sono narrati con coraggiosa naturalezza. Sodde riesce abilmente a dare voce ai pensieri della giovane protagonista, facendoci percepire la leggera semplicità con cui bambini e ragazzi affrontano la vita, per quanto drammatica possa essere.

Attraverso le voce narrante della protagonista, il lettore entrerà nella vita e nell’animo di Marta, imparando a conoscere le sue paure, le insicurezze, le emozioni inespresse che non scompaiono, ma si accumulano nel corpo e nella mente. In questo momento l’autrice è impegnata nella promozione e presentazione dell’opera in Friuli Venezia Giulia.

La trama.

Marta impara molto presto che il cibo è in assoluto la prima forma di comunicazione. Fin da bambina comprende che esso rappresenta l’espressione, il linguaggio dello stato d’animo. Per questo mai può essere considerato “ragione”. Per lei il cibo è sentimento e, come tale, può essere sepolto in profondità all’interno di sé stessi, spinto sempre più in basso da incertezze e paura.

Marta vive in una famiglia che la disorienta e le soffoca l’intelletto, la confonde quando cerca il contatto con il suo mondo emotivo. Cresce, la piccola Marta, ma le emozioni inespresse non scompaiono, si accumulano nel corpo, nella mente e nell’anima. Marta vorrebbe affidarle al suo amato fiume, farle scorrere via, assieme alle sue verdi acque.
Marta vuole essere libera.

Sandra Sodde

Sandra Sodde è nata a Cividale del Friuli e attualmente vive e lavora a Udine. Il luogo natio e alcune esperienze legate a una malattia infantile ispirano il suo primo romanzo. Appassionata di cucina e di Eating Design, sta lavorando a un nuovo progetto in collaborazione con un medico esperto in malattie del fegato e nutrizione.

“Sono convinta sia fondamentale comprendere quali forze porti con sé il cibo e quanto sia importante l’estetica nell’atto del mangiare. Ogni pietanza, anzi ogni molecola di cibo che noi introduciamo nel nostro corpo, porta sempre e inevitabilmente con sé una particella dell’ambiente in cui l’atto si sta compiendo. Quel cibo può farci male o bene a seconda del nostro stato d’animo”.