Imprese ed energia green, manovra da 522 milioni per il Fvg: cosa cambia

L'assessore regionale Barbara Zilli

Presentata la manovra di rilancio

Si tratta di una manovra straordinaria di assestamento – in totale 522,06 milioni di euro – attraverso la quale l’amministrazione regionale intende da una parte consolidare la fase di rilancio economico che ha visto protagonista il Friuli Venezia Giulia e dall’altra dare risposte concrete alle criticità emerse a seguito dell’aumento dei costi energetici.

Questo il concetto espresso ieri a Trieste dall’assessore alle
finanze Barbara Zilli a margine dell’approvazione in via preliminare da parte della giunta regionale dell’assestamento estivo.

Le aree di intervento

Come ha illustrato la rappresentante dell’esecutivo, relativamente alla destinazione delle risorse alle singole aree d’intervento la suddivisione prevista, riportando alcuni degli interventi principali, è la seguente: 70 milioni per attività produttive e turismo, tra cui le norme sui ristori alle imprese a fronte dell’aumento dei costi dell’energia (40 milioni) e per gli insediamenti turistici nei territorio montani (1,5 milioni nel triennio 2022-24); 44 milioni al settore delle risorse agroalimentari, forestali, ittiche, tra cui 26,2 sul fondo di rotazione per investimenti a favore del settore agricolo e 8 per contributi alle imprese agricole per l’acquisto di nuovi macchinari; 30 milioni per la difesa dell’ambiente e energia, tra questi 15 saranno per gli sconti sul carburante e 9 sulla norma che riguarda i contributi per la realizzazione degli impianti fotovoltaici; 81 milioni andranno al settore delle infrastrutture e dei trasporti, tra cui 45 milioni destinati alla copertura integrale di tutte le domande al 31/12/2021 per l’edilizia agevolata, 5,2 milioni sul fondo progettazione del Pnrr (garantendo così il sostegno a ogni amministrazione comunale che ha fatto richiesta), 4,6 milioni per gli interventi negli istituti scolastici paritari e una nuova norma (1 milione) afferente al finanziamento ai comuni per l’acquisto di scuolabus.

Saranno 7,02 i milioni per sport e cultura, tra questi 2 per il bando musei (consentendo di supportare i musei comunali esclusi dal sostegno governativo che interviene solo su quelli statali) e 812 mila euro per le manifestazioni sportive, oltre ai 971 mila euro a favore degli impianti sportivi; 28,69 milioni sul lavoro e istruzione, tra cui 15 per l’edilizia universitaria e una nuova norma (3 milioni) per sopperire alla mancanza di personale amministrativo, tecnico e ausiliario nelle scuole; 16,32 milioni
sulle autonomie locali, tra cui 7 milioni agli enti di decentramento regionali per le spese energetiche aggiuntive degli istituti scolastici e 9,2 per i minori stranieri conseguentemente ai flussi dall’Ucraina;

Venticinque i milioni destinati al patrimonio e ai sistemi informativi, tra cui 15 per investimenti su strutture informatiche (cloud); 130 milioni per la sanità, tra cui 3,3 destinati alle strutture residenziali per anziani (spese Covid); 95 milioni di investimenti e tra questi l’integrazione come quote
parte (circa 20 milioni) per i quadri economici già avviati, oltre alle nuove norme (650 mila euro nel 2022) per l’integrazione regionale al reddito di libertà (donne vittime di violenza) e per le gestanti in difficoltà socio-economiche.

Per la parte di sua competenza, l’assessore alle finanze ha ricordato, nell’ambito di una dotazione complessiva di 90,03 milioni, 5 saranno destinati al fondo di dotazione dell’agenzia per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale (Informest) con l’obiettivo di irrobustire le politiche regionali sulla programmazione europea; inoltre, la Regione provvederà con circa 49 milioni a estinguere il debito contratto (attraverso mutui) dalle ex Province, al fine di assicurare un significativo risparmio della spesa pubblica eliminando il pagamento gli interessi.