Quello che non si dice sull’Opa di Civibank: 150 posti di lavoro in meno e via la sede

L’interrogazione del consigliere Federico Pirone sul futuro di Civibank.

L’Opa di Sparkasse su Civibank preoccupa anche il consigliere comunale di Udine Federico Pirone che ha presentato un interrogazione al sindaco Pietro Fontanini allarmato per le eventuali ricadute occupazionali.

“Civibank è l’unica Popolare indipendente di interesse regionale del Friuli Venezia Giulia – spiega il consigliere – con oltre 130 anni di storia, con oltre 15 mila soci-azionisti, 600 dipendenti, 75 agenzie operative in 7 province, oltre 8 miliardi di euro di massa amministrata. Appreso che non si conoscono in via ufficiale le volontà di Sparkasse a seguito dell’Opa avviata su Civibank ma che si apprende che questa operazione comporterà nell’immediato futuro la perdita di 150 posti di lavoro e lo spostamento del centro decisionale e dell’autonomia dell’ultima banca del territorio dal Friuli al Trentino-Alto Adige, con la perdita di professionalità bancarie”.

Il consigliere poi si rifà alle parole pronunciate dal sindaco Fontanini, al termine di un colloquio con Gerhard Brandstätter e Nicola Calabrò, rispettivamente presidente e amministratore Delegato di Sparkasse, tenutosi a Palazzo D’Aronco. Nell’interrogazione si chiede quale “piano ambizioso e, allo stesso tempo, perfettamente calato in questo contesto sociale ed economico” sarebbe stato messo a conoscenza dai vertici di Sparkasse.

Infine, si legge sempre nell’interrogazione, il consigliere Pirone chide al sindaco “se ritiene in linea con il suo passato autonomista la preventivata perdita nell’immediato futuro di 150 posti di lavoro e lo spostamento del centro decisionale e dell’autonomia dell’ultima banca del territorio dal Friuli al Trentino-Alto Adige, con la perdita di professionalità bancarie”.