La Riserva di Cornino sorprende ancora: “in visita” due avvoltoi tra i più rari d’Europa

Avvistamenti rarissimi nei cieli della Riserva di Cornino.

Due nuovi e insoliti avvistamenti hanno arricchito in questi giorni la vita della Riserva naturale regionale del lago di Cornino, nel comune di Forgaria nel Friuli. Si tratta di un avvoltoio monaco, proveniente dalla Provenza e identificato grazie a un anello, e di un capovaccaio non marcato, la cui origine resta sconosciuta. Entrambi i rapaci, tra i più rari in Europa, sono stati osservati mentre si alimentavano al carnaio, in mezzo a un centinaio di grifoni.

A rendere particolarmente significativo l’avvistamento è il fatto che queste due specie non frequentano abitualmente l’area alpina del Friuli Venezia Giulia. Il capovaccaio, in particolare, è oggi considerato l’avvoltoio più a rischio in Europa, con pochissime coppie nidificanti nel nostro Paese. La presenza di un esemplare privo di marcature lascia molti interrogativi aperti sulla sua provenienza e sul suo percorso migratorio.

L’avvoltoio monaco invece, riconoscibile per l’anello bianco in plastica con la sigla KEH, è nato in Provenza nel 2024. Si tratta di una delle popolazioni reintrodotte in Francia a partire dagli anni Novanta, nell’ambito di un programma europeo di ripopolamento attivo anche in Bulgaria, Spagna e Portogallo. In Italia, la specie è attualmente assente come nidificante, ma sono allo studio progetti di reintroduzione in Abruzzo e in Sardegna.

“È evidente che la colonia di grifoni di Cornino esercita una forte attrazione anche su altre specie di avvoltoi”, spiega Fulvio Genero, direttore scientifico della Riserva. “Il nostro progetto di conservazione – attivo da oltre trent’anni – viene ormai riconosciuto a livello europeo. Quello di Cornino è diventato uno dei rari punti di riferimento per l’osservazione e il monitoraggio dei grandi necrofagi in Italia“.

Dall’inizio del progetto sono state registrate una quindicina di osservazioni di avvoltoi monaci, circa la metà dei quali marcati e riconducibili a progetti di reintroduzione stranieri. Per quanto riguarda il capovaccaio, a oggi a Cornino sono stati segnalati più di 20 avvistamenti, ma solo due esemplari erano stati tracciati con certezza, provenienti rispettivamente dalla Spagna e dalla Francia.

Soddisfazione è stata espressa anche da Luca Sicuro, presidente della cooperativa Pavees che gestisce la Riserva, e dal vicesindaco di Forgaria, Luigino Ingrassi, con delega alla riserva: “Questi nuovi avvistamenti confermano l’importanza del Progetto Grifone non solo per la tutela della biodiversità, ma anche per la promozione scientifica e naturalistica di un intero territorio”.