Il “declino” accademico del Fvg: gli atenei di Trieste e Udine perdono competitività

La classifica delle migliori università secondo il CWUR

L’università italiana fatica a tenere il passo nel panorama accademico globale: lo rivela la classifica 2025 del Center for World University Rankings (CWUR), che analizza oltre 21.000 istituzioni formative nel mondo e stila la classifica delle 2.000 migliori. E in questa competizione planetaria, anche il Friuli Venezia Giulia segna un passo indietro: sia l’Università degli Studi di Trieste che l’Università di Udine perdono posizioni rispetto all’anno precedente.

A livello nazionale, sono 66 gli atenei italiani presenti nella “Global 2000”, uno in meno rispetto al 2024. Ma a preoccupare è soprattutto la tendenza generale: oltre l’80% delle università italiane peggiora la propria posizione. Solo 10 salgono in classifica, 3 restano stabili e ben 53 retrocedono.

Friuli Venezia Giulia: la frenata di Trieste e Udine

Nel dettaglio, Udine scende dal 676° al 700° posto, mentre Trieste scivola dal 480° al 511°. La SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), eccellenza nel campo della fisica teorica, perde anch’essa terreno, passando dalla 779ª alla 805ª posizione.

Un arretramento che rispecchia la difficoltà sistemica dell’Italia nel tenere il passo con i grandi investimenti in ricerca e innovazione fatti altrove, in primis da Cina e Stati Uniti. Secondo il CWUR, la ricerca scientifica incide per il 40% nel punteggio complessivo, mentre il resto dipende da qualità dell’insegnamento, occupabilità dei laureati e reputazione del corpo docente.

Il quadro nazionale: Italia in retromarcia

La migliore università italiana resta La Sapienza di Roma, che però perde una posizione (125ª). Seguono Padova, Milano Statale e Bologna, tutte in calo. L’Università di Torino è tra le poche a guadagnare (242ª, +3 posizioni), mentre solo Napoli Federico II migliora sensibilmente, salendo di dieci gradini.

Il confronto globale: la Cina sorpassa gli Stati Uniti

A livello mondiale, Harvard mantiene il primato assoluto, seguita da MIT e Stanford. Ma è la Cina a fare notizia: con 346 università nella top 2000, supera per la prima volta gli Stati Uniti (319). La Tsinghua University entra nella top 40 mondiale (37ª), segnale evidente della strategia di lungo termine della Cina sull’istruzione superiore.

L’allarme CWUR: “Italia in difficoltà senza un piano strategico”

Secondo Nadim Mahassen, presidente del CWUR, “l’Italia rischia di rimanere indietro se non investe seriamente in istruzione e ricerca”. Il monito è chiaro: senza fondi, visione e meritocrazia, anche gli atenei più validi non potranno competere con i giganti globali.