Continue telefonate e citofonate di notte all’ex compagna, arrestato per stalking

Un 24enne italiano arrestato per stalking.

Nella giornata di giovedì 18 maggio, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare applicativa degli arresti domiciliari emessa dal GIP di Trieste nei confronti di S.M., cittadino italiano del ‘99, ritenuto responsabile del reato di stalking verso l’ex compagna.

I fatti risalgono alla fine del 2022, quando la giovane donna, madre di un bambino ancora in tenera età, ha deciso di interrompere il proprio rapporto sentimentale con S.M., a seguito dei continui litigi che nascevano tra i due, soprattutto derivati dalla incessante richiesta di denaro da parte dell’uomo per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Nel corso di quelle discussioni, spesso passate alle vie di fatte, l’uomo, adirato perché la compagna non gli dava i soldi, ha distrutto diversi suppellettili presenti in casa, ha sputato addosso alla donna, l’ha strattonata, offesa e minacciata, imputando queste discussioni ad un suo stato depressivo.

La persona offesa, stanca delle continue vessazioni subite e dal fatto di aver dovuto anche abbandonare le proprie amicizie per volontà del compagno, ha quindi deciso di interrompere la relazione sentimentale. Questa scelta ha scatenato la reazione dell’uomo, che ha cominciato a cercarla incessantemente e a telefonarle senza soluzione di continuità, fino a costringerla a bloccare il suo contatto telefonico. Nonostante ciò, S.M. ha provato ugualmente a contattarla, anche durante le ore notturne, utilizzando numeri privati o intestasti ad altre persone.

In alcune occasioni, lo stalker, non accettando i continui rifiuti, ha atteso la donna fuori dal luogo di lavoro o sotto casa; in altre circostanze, incurante delle scelte della ex compagna, è andato sotto l’abitazione di quest’ultima e ha iniziato a suonare ininterrottamente al citofono del condominio o addirittura a battere con i pugni alla porta dell’appartamento.

Le reiterate condotte moleste e persecutorie, nonché le frasi minacciose, gli sputi e le ingiurie subite, hanno creato nella giovane donna un concreto stato di paura e di ansia, nonché la necessità di dover cambiare le proprie abitudini di vita per cercare di evitare in qualsiasi modo un contatto con l’ex compagno. Per tali motivi, stanca di dover subire una situazione invivibile, ha deciso di sporgere formale querela nei confronti di S.M.

Le attività investigative svolte dal Commissariato San Sabba hanno dapprima permesso al PM titolare del fascicolo d’indagine di emettere un decreto di perquisizione personale e domiciliare a carico dell’uomo per rinvenire e restituire alla donna il telefono cellulare indebitamente sottratto da S.M. e, successivamente, di ottenere dal GIP di Trieste, su richiesta della locale Procura della Repubblica, l’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo.