Giro d’Italia sul Lussari, la provocazione di Mauro Corona: “I fighetti stiano a casa”

Mauro Corona ha scatenato la polemica sul ciclismo con un post su facebook.

Mauro Corona, si sa, non è incline al politicamente corretto e ha detto la sua anche sul Giro d’Italia, nello specifico, sulle proteste dei ciclisti per “le condizioni estreme” in cui avrebbero dovuto percorrere alcune tappe.

La prima parte della manifestazione sportiva, infatti, è stata segnata da un meteo infausto che ha riportato anche la neve su alcune parti del percorso: solo qualche giorno fa, una tappa è stata “mutilata” proprio perché i corridori hanno protestato. Il tragitto che doveva essere da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana è stato accorciato da 199 a 74 chilometri, facendo saltare il Gran San Bernardo per motivi di sicurezza richiesti dai partecipanti alla gara. Il Friuli, d’altronde, ha vissuto questa situazione sulla propria pelle, quando, nel 2011 all’ultimo momento, saltò la tanto attesa tappa sul Crostis.

Evidentemente, lo scrittore e montanaro di Erto non ha apprezzato la prudenza dei corridori e ha pubblicato un post con un’immagine esplicita e un commento altrettanto esplicito: “Questo è ciclismo, fighetti a casa”. Un post che ha scaldato gli animi, proprio quando mancano solo pochi giorni alla tappa friulana sul Monte Lussari.

L’uscita di Corona ha infatti scatenato un putiferio di commenti, tra chi la pensa come lui e chi no: “Il ciclismo di oggi è fare una passeggiata“, e ancora “Fino a quattro/cinque anni fa al Giro si faceva il Gavia sotto la neve, adesso alcuni giovinastri stranieri fanno i capricci per fare un passo con due gocce di pioggia, ed alcuni velocisti lasciano il Giro prima delle grandi montagne (cosa che non si permettono di fare al Tour de France). Ma il Giro va onorato” commentano due persone che evidentemente la pensano come lui.

Dall’altra parte, però, c’è anche chi non è d’accordo: “La fiera del boomer che saltava i fossi per il lungo, pare. tutti che hanno fatto il Pordoi o il Mont Ventoux su un cancellone in ferro battuto pesante 25 chili, senza marce e con le gomme sgonfie, a quanto pare. E tutti che rigorosamente non sanno di cosa stanno parlando” dice infatti un altro commentatore. “Proprio fighetti i ciclisti di oggi non direi, 20 giorni con tappe da 200 km, a velocità medie che io non ho neanche sulla macchina, con ogni tipo di tempo, intemperie e temperature” aggiunge un altro.

Insomma, il post di Corona ha spaccato il pubblico, ma allo stesso tempo ha attirato l’attenzione su una questione: il Giro d’Italia è ancora vero spettacolo? E lo sarà anche nella tappa friulana del Monte Lussari?