La pioggia di maggio ha salvato dalla siccità? La situazione delle falde in Friuli

Il monitoraggio delle falde in Friuli.

Maggio “salva” la primavera: le piogge degli scorsi giorni in ampie porzioni del comprensorio servito dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana hanno contribuito ad avvicinare la piovosità media del mese di maggio, al contrario di quelle cumulate da gennaio ad aprile, pesantemente sotto la media a Enemonzo (-43%) e Gemona (-48%), più prossime alla media a Udine (-10%), Cervignano del Friuli (-3%) e Cividale (-13%).

Al contrario di Udine e Cervignano, quindi, per l’area montana gli scostamenti restano notevoli: i fenomeni, infatti, sono stati più consistenti nella pianura centrale (circa 85 mm cumulati a Udine tra il 10 e il 14 maggio, proprio in occasione dell’Adunata degli Alpini), meno nelle altre parti della regione (64 mm a Tolmezzo, 58 a Cividale del Friuli).

Il deficit di precipitazioni nell’area montana si ripercuote sulle portate del Tagliamento, a causa dell’assenza prolungata di “morbide”, come viene definito il regime di portata con una piena ordinaria, non eccezionale.

Il monitoraggio delle falde continua con rilevazioni settimanali che forniscono indicazioni sul trend in atto. Nella pianura udinese occidentale, secondo le misure effettuate fino al 15 maggio, si riscontra che i livelli continuano ad essere pesantemente sotto la media; presso il pozzo di Beano, in comune di Codroipo, i livelli registrati sono più bassi di 5 m rispetto alla media degli ultimi 40 anni, e di quasi 1 m rispetto al 2022. La situazione migliora spostandosi nella pianura udinese da ovest a est; in particolare presso il pozzo a Bicinicco gli scostamenti rispetto alla media sono di circa 2 m e il livello di falda è più alto di 84 cm rispetto a quello del 2022.

Anche il Cividalese registra dati sotto la media, ma comunque in netto miglioramento rispetto al 2022: le piogge sono state più frequenti e intense, per cui i livelli di falda si stanno attestando su valori superiori di oltre 2,5 metri rispetto al 2022, anche se restano più basse di circa 6 metri rispetto ai livelli medi degli ultimi anni. L’aumento dei livelli di falda dovrebbe confermarsi nelle prossime settimane.

Le esigenze irrigue nel comprensorio, grazie alle piogge delle ultime settimane, sono state del tutto trascurabili e limitate solo ad alcune colture orticole. Si prevede quindi un regolare avvio della stagione irrigua. Eventuali azioni saranno adottate in base al regime idrologico dei corsi d’acqua principali interessati dalle derivazioni (Tagliamento e Torre) e all’andamento locale dei livelli di falda.