Da oggi la sperimentazione con le pattuglie a cavallo.
Da oggi è iniziato sul Carso triestino un progetto sperimentale di vigilanza ambientale con pattuglie a cavallo, che nei prossimi cinque giorni vedrà impegnati i Carabinieri Forestali del Servizio Biodiversità di Belluno.
“Quella che parte oggi è una sperimentazione che in futuro vorremmo estendere a tutto il Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo non solo i Carabinieri ma anche le altre Forze dell’ordine, tra cui i Noava, il Nucleo operativo di vigilanza ambientale della Regione”, ha spiegato l’assessore alla Difesa dell’Ambiente Fabio Scoccimarro durante la presentazione dell’iniziativa. “L’intento di questa iniziativa non è assolutamente repressivo ma di vicinanza al territorio, ai cittadini e alle imprese”, ha aggiunto.
Sicurezza e controllo del territorio
Secondo l’assessore, il progetto permette di potenziare il controllo ambientale del territorio. “I rappresentanti delle Forze dell’ordine chiamati a perlustrare il Carso a cavallo sono pronti a intervenire per contrastare qualsiasi violazione di carattere civile o penale, garantendo così i livelli di sicurezza per i nostri cittadini”, ha affermato Scoccimarro.
Le pattuglie a cavallo possono raggiungere zone inaccessibili ai mezzi a motore, individuare eventuali discariche abusive, abbandono illecito di rifiuti e reati di carattere transfrontaliero, integrando così l’attività di vigilanza già attiva sul territorio.
Collaborazioni e protocolli futuri
L’iniziativa è frutto di una convenzione sperimentale con i Carabinieri Forestali, ma sono già in fase di elaborazione ulteriori protocolli con altre forze di polizia, per garantire un controllo sempre più capillare sul territorio del Friuli Venezia Giulia.
“Si tratta di un ulteriore tassello dell’attività più ampia e strutturale avviata da anni dall’Amministrazione regionale per promuovere l’educazione ambientale e non la repressione o vincoli ideologici imposti, rivolta a tutta la cittadinanza, compresi i più piccoli”, ha concluso l’assessore Scoccimarro.