I danni da grandine e maltempo alle coltivazioni regionali.
La grandine violenta e le forti raffiche di vento che hanno colpito martedì sera l’area di Medea e i comuni limitrofi, hanno causato danni ingenti alle colture, mettendo in ginocchio molte aziende agricole della regione: secondo Confagricoltura Fvg, oltre 1.000 ettari di terreni sono stati colpiti dal maltempo, di cui circa 500 con perdita totale dei raccolti.
“Il maltempo è stato devastante – racconta Philip Thurn Valsassina, imprenditore agricolo, presidente di Confagricoltura Udine e vicepresidente di Confagricoltura Fvg –. Le viti sono state defogliate e i grappoli distrutti nel pieno della vendemmia, mentre kiwi, soia e sorgo hanno subito danni irreparabili. Molti alberi, compresi cipressi centenari del cimitero di Medea, sono stati divelti. Le aziende si trovano con il raccolto azzerato dopo un anno di duro lavoro“.
Oltre a Medea, le conseguenze del maltempo hanno interessato i comuni di Chiopris Viscone, San Giovanni al Natisone, Mariano del Friuli e Gradisca d’Isonzo. Nei vigneti, gli agricoltori hanno cercato di raccogliere immediatamente le uve danneggiate per limitare le fermentazioni indesiderate, ma le altre produzioni risultano praticamente irrecuperabili.
Confagricoltura Fvg ha già richiesto un intervento regionale per alleviare i costi di gestione, in particolare sul taglio dei canoni irrigui, così da contenere le spese nonostante la perdita totale del raccolto. “Quest’anno, grazie alla piovosità, nella mia azienda non abbiamo avuto bisogno di irrigare – conclude Thurn Valsassina –. Intervenire sui canoni di irrigazione potrebbe almeno ridurre il peso economico della situazione disastrosa”.
