Mine, granate e bombe inesplose: decine di ordigni fatti brillare nel letto del Torre

Decine di bombe inesplose fatte brillare dai Guastatori.

Intensa settimana di lavoro per gli specialisti del 3° Reggimento Guastatori di Udine che, allertati dalla Prefettura di Trieste, da lunedì 5 a venerdì 9 giugno hanno effettuato una decina di interventi di bonifica del territorio da bombe inesplose risalenti ai conflitti mondiali.

Il team C.M.D. (Conventional Munition Disposal) di Guastatori dell’Esercito proveniente dal capoluogo friulano, accompagnato nei vari giorni dalle forze dell’ordine locali (nello specifico Carabinieri di Duino, Prosecco, San Dorligo della Valle, Romans D’Isonzo e Gradisca D’Isonzo nonché dal Commissariato di Opicina) si sono recati in diverse località segnalate nel tempo da escursionisti o privati cittadini che avevano notato la presenza di numerosi oggetti non meglio identificati ma riconducibile a ordigni.

Tra le località battute dai Guastatori, Ceroglia, San Giovanni in Duino e Medeuzza nel comune di Duino Aurisina; Pesek (San Dorligo della Valle) e ancora Devincina (Sgonico), Opicina, Basovizza e Cattinara: sono state così rinvenute mine anticarro, bombe da mortaio e granate di artiglieria quasi tutte di fabbricazione italiana (anche se qualcuna austroungarica) e risalenti alla Prima Guerra Mondiale.

La neutralizzazione delle bombe inesplose.

Gli ordigni sono stati in un primo momento messi in sicurezza e occultati e in un secondo momento trasportati in un luogo idoneo al brillamento, nel greto del torrente Torre nel comune di Romans D’Isonzo, dove nel frattempo una macchina movimento terra aveva predisposto una buca, in gergo militare detta “fornello”, all’interno della quale, con l’innesco di altro esplosivo militare gli ordigni sono stati definitivamente neutralizzati in due brillamenti separati nella giornata dell’8 e del 9 giugno.

La zona interessata al brillamento e la zona circostante sono state successivamente bonificate.
L’assistenza sanitaria indispensabile in tali attività è stata fornita dal Corpo Militare della Croce Rossa proveniente dal centro di mobilitazione NE di Padova e dal 118 Pronto Soccorco di Trieste.


E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.