Notte prima degli esami, alla maturità quasi 9mila studenti del Friuli Venezia Giulia

Ancora poche ore e gli studenti del Friuli Venezia Giulia saranno alle prese con la prima prova degli esami di maturità.

L’attesa è (quasi) finita. Domani, mercoledì 18 giugno, alle ore 8.30, suonerà la campanella che segnerà l’inizio della Maturità 2025, il primo vero esame “da adulti” per oltre mezzo milione di studenti italiani. In Friuli Venezia Giulia saranno quasi 9mila i maturandi pronti ad affrontare la prima prova, il tema d’italiano, spartiacque simbolico tra adolescenza e vita adulta.

Nella notte più lunga – e forse anche più emozionante – dell’anno scolastico, si intrecciano emozioni, ansie e speranze. Come da tradizione, il giorno prima del debutto è dominato dal rito collettivo del toto-tracce, alimentato dai social, dai forum e dai sussurri nelle chat di classe. Tra gli autori più quotati per l’analisi del testo, spunta Gabriele D’Annunzio. Ma l’attualità bussa forte: si ipotizzano temi legati all’intelligenza artificiale, ai conflitti globali, ai cambiamenti nella Chiesa cattolica e agli anniversari storici dell’Europa.

Commissioni insediate, regole pronte

Già da lunedì 16 giugno si sono insediate le 257 commissioni che vigileranno sull’andamento degli esami nella regione. In campo ci sono circa 1.800 commissari, suddivisi in gruppi di sei membri (tre interni e tre esterni), affiancati da un presidente esterno. La macchina organizzativa ha retto bene, fa sapere l’Ufficio scolastico regionale: le poche defezioni tra i docenti designati sono state prontamente compensate.

La prova regina e le successive tappe

La prima prova – unica uguale per tutti – prevede sei ore a disposizione e la possibilità di scegliere tra più tipologie testuali: analisi del testo, testo argomentativo e tema d’attualità. Le tracce sono già pronte e al sicuro nei server del Ministero, criptate in una chiavetta che domani verrà sbloccata contemporaneamente in tutte le scuole italiane.

Giovedì 19 giugno toccherà invece alla seconda prova scritta, specifica per ciascun indirizzo di studi: dal latino al liceo classico alla matematica allo scientifico, fino alle lingue straniere nei licei linguistici. Dalla prossima settimana inizieranno gli orali, articolati in un colloquio multidisciplinare che includerà anche l’educazione civica.

Occhi puntati sulla condotta e sul futuro dell’esame

Novità importante di quest’anno: con un voto in condotta pari a sei, lo studente sarà tenuto a presentare un elaborato aggiuntivo durante l’orale, incentrato su cittadinanza attiva e solidale. Una misura che punta a valorizzare non solo le competenze disciplinari, ma anche quelle civiche e relazionali.

Dal 2026 l’Esame di Stato tornerà ufficialmente a chiamarsi “Maturità” e sarà ancora una volta oggetto di revisione, con una maggiore attenzione all’alternanza scuola-lavoro e alle inclinazioni personali degli studenti.

Intanto, questa notte sarà insonne per molti. Tra ripassi dell’ultimo minuto, playlist motivazionali e messaggi d’incoraggiamento, la generazione 2006 si prepara ad affrontare uno dei momenti più intensi e formativi del proprio percorso. Domani, il futuro inizia con una penna in mano.