Referti, ricette e controlli a portata di click: il Friuli accelera sulla sanità digitale

Il punto sul Fascicolo Sanitario Elettronico in Fvg.

Innovazione digitale e sanità vanno a braccetto in Friuli Venezia Giulia, dove i numeri del fascicolo sanitario elettronico (Fse) superano nettamente la media nazionale. È quanto emerso dall’evento “Innovare il Servizio sanitario nazionale – Tra ecosistema dei dati digitali e fascicolo sanitario elettronico”, ospitato a Trieste nel salone di rappresentanza della Regione e organizzato in collaborazione con Unione europea, Ministero della Salute, Italia Domani–Pnrr e Dipartimento per la trasformazione digitale.

Il governatore Massimiliano Fedriga ha sottolineato l’importanza della fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni: “La tecnologia è fondamentale per servizi più efficienti e tempestivi. È
fondamentale però che i cittadini sappiano fidarsi delle pubbliche amministrazioni. Anche per
quanto riguarda il fascicolo sanitario elettronico i dati sono garantiti nel rispetto totale delle norme sulla privacy a differenza di quanto accade invece con molti siti o social utilizzati comunemente”.

Un quadro dettagliato sull’uso del fascicolo elettronico è stato fornito dall’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, che ha rimarcato il balzo in avanti compiuto dalla Regione tra il 2019 e il 2025: attivati il 100% dei fascicoli in rapporto alla popolazione, oltre 287 milioni di documenti digitali prodotti, con 49,4 milioni di referti e 191 milioni di ricette elettroniche. Inoltre, l’86% dei cittadini ha dato il consenso alla consultazione dei propri dati, contro una media nazionale ferma al 42%.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Riccardi – è garantire equità e appropriatezza nella risposta ai bisogni di salute. La digitalizzazione significa meno disagi per i cittadini e maggiore consapevolezza da parte dei professionisti sanitari”.

Il Friuli Venezia Giulia risulta tra le uniche tre regioni italiane (con Veneto e Valle d’Aosta) ad aver già centrato con anticipo gli obiettivi fissati per il 2025 e il 2026. A rafforzare il sistema contribuisce anche Insiel, la società in-house regionale, che ha già integrato nel Fse i referti provenienti da circa venti strutture private accreditate e sta implementando nuove funzionalità, come il “Taccuino del cittadino”, previsto entro fine 2025. L’orizzonte è quello di un ecosistema digitale integrato, sicuro e intelligente, capace non solo di raccogliere dati ma di trasformarli in conoscenza, a beneficio di cittadini e operatori.