Ribolla gialla venduta nei discount a prezzi stracciati, scoppia il caso in Friuli

Il vino friulano è stato deprezzato, è polemica politica.

Una bottiglia di Ribolla gialla a un prezzo prezzo stracciato. Tanto stracciato da essere considerato ridicolo da alcuni. Sì, ma quanto? Appena 1,99 euro, prezzi da discount, infatti lo spumante friulano si trova a questo prezzo, proprio in una di queste catene della grande distribuzione.

“Una vera presa in giro per i produttori friulani – commenta Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale. Con prezzi del genere le nostre cantine sono ben al di sotto dei costi di produzione. Sono questi i risultati della promozione e della tutela del vitigno di Ribolla gialla messe in campo dalla Giunta Fedriga?”. Questo si chiede Moretuzzo, che annuncia il prossimo deposito di una interrogazione in merito.

Per il Patto per l’Autonomia il caso è lo specchio delle mancate promesse.

La polemica arriva negli stessi giorni in cui l’Assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, e quello regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, hanno annunciano la presenza della Regione Friuli-Venezia Giulia a Vinitaly sotto le insegne di “Io sono Fvg”. La regina dello stand sarà la ribolla gialla, mentre sulle reti televisive e sulla carta stampata italiana sta spopolando lo spot che la vede fortemente deprezzata.

Affondano quindi gli esponenti del Patto per l’Autonomia: “Dove sono finite le promesse sulla valorizzazione del territorio, della qualità delle produzioni, delle filiere locali? Oppure, anche in questo caso, ci sentiremo dire che contro la mano invisibile del mercato non è possibile fare nessuna azione da parte delle istituzioni pubbliche? La verità, a nostro avviso, è che siamo di fronte all’ennesimo segnale dell’assenza di una vera politica agricola regionale, che ha depotenziato il settore primario; ha ridotto l’Ersa a una struttura residuale senza investimenti e prospettive di sviluppo; ha sganciato la promozione enogastronomica dal mondo dei produttori”.

“Considerato che siamo alle porte di una nuova stagione del Piano di Sviluppo Rurale – precisa Moretuzzo – ci auguriamo che la Giunta regionale prenda atto di quello che sta succedendo e metta in atto delle strategie concrete per sostenere le aziende vinicole che rischiano di essere messe in serissima difficoltà dall’aumento dei costi di produzione e da dinamiche di mercato totalmente fuori controllo”.