In Friuli si parla meglio inglese che nel resto d’Italia, lo dice una ricerca

La padronanza della lingua inglese in regione.

Il Friuli-Venezia Giulia è tra le prime tre regioni italiane con il più alto indice di conoscenza della lingua inglese. E’ quanto emerge dalla ricerca EF EPI, il più ampio rapporto internazionale sulla padronanza dell’inglese fra gli adulti nel mondo realizzato ogni anno da Ef Education First. Infatti, la società è leader globale nel settore della formazione linguistica grazie alla presenza capillare in 114 paesi e 20mila docenti.

Ogni anno viene realizzato uno studio elaborando le statistiche su oltre 3 milioni di persone nel mondo che partecipano allo stesso test di inglese (EF SET). Il campione italiano è di oltre 20.000 test. L’inglese è la lingua globale dell’economia, della ricerca e della comunicazione. A questo proposito, la ricerca EF EPI evidenzia come la padronanza dell’inglese di un paese è sempre correlata ad indicatori di competitività e sviluppo socioeconomico. Tra questi emergono il reddito nazionale lordo pro capite più elevato, maggiori investimenti in ricerca e migliore produttività del lavoro. 

La ricerca monitora le performance di competenza linguistica a livello nazionale e regionale, controllando quindi l’indicatore di competitività che deriva dalla padronanza delle lingue. Un dato questo rilevante ancora di più in questa fase storica, soprattutto per le imprese dei distretti locali votati all’export.

A livello nazionale, la fotografia sulle nostre competenze linguistiche è poco confortante. Nell’ultimo anno l’Italia è scesa al 36° posto nella classifica mondiale, perdendo 2 posizioni rispetto all’anno precedente, e si colloca nella zona di coda anche nella classifica UE.  Inoltre, lo studio mette a confronto i dati relativi alle competenze linguistiche con il profilo sociodemografico e professionale della popolazione, censita per età, sesso e residenza.

Il focus sull’Italia evidenzia un trend positivo in relazione alla parità di genere. A livello anagrafico, i giovani (18-30 anni) dimostrano un livello medio di conoscenza dell’inglese, la fascia di età 30-40 anni segue a breve distanza, mentre chi ha più di 40 anni registra un gap di competenza di quasi 6 punti rispetto agli under 30. Quest’ultimo dato evidenzia il rischio, per la fascia adulta over 40, di non essere in linea con i livelli richiesti dal mercato del lavoro.