Green pass e controlli, verso la stretta: cosa può cambiare per il Fvg

La stretta sul green pass in Fvg.

L’aumento dei contagi da coronavirus con la variante Delta spingono il governo ad accelerare sull’utilizzo del green pass. L’applicazione potrebbe essere introdotta a tappe, già nelle prossime ore, col duplice obiettivo di scongiurare nuove chiusure e spingere alla vaccinazione i più giovani. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, cerca di correre ai ripari. Ma la decisione potrebbe avere ripercussioni sul turismo anche in Friuli Venezia Giulia e sull’evoluzione dei controlli ai confini.

In attesa del provvedimento che stabilirà l’estensione dell’impiego del green pass si parla anche della rivalutazione dei parametri circa il passaggio delle regioni dal bianco al giallo, ma anche della proroga dello stato di emergenza per altri 3 o 6 mesi

Vaccini per i più giovani.

Il governo intende spingere i giovani a vaccinarsi per consentirgli di vivere una vita normale. Chiunque otterrà il green pass, potrà esibire il codice Qr e andare ai concerti così come alle partite di calcio, viaggiare o andare al cinema. Chiunque non lo volesse effettuare, invece, dovrà effettuare un tampone a proprie spese

La richiesta di Fedriga.

La mediazione all’interno dell’esecutivo inizierà la prossima settimana e verranno presi in esame i luoghi con maggiori occasioni di assembramento a partire dalle discoteche, autobus, treni, cinema, stadi, concerti, palestre e ristoranti al chiuso. Nelle scorse ore il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, su Rai Radio1 aveva affermato che “allo stato attuale vista anche la situazione pandemica contingente potremmo pensare di favorire con il Green pass l’apertura di attività che ora sono chiuse, come le discoteche“. Un appello che per il momento non sembra trovare sponda nel governo. Anzi, qualora la situazione dei contagi dovesse peggiorare l’obbligo del green pass verrà esteso anche ai bar.