Green Pass obbligatorio dai tabaccai Fvg, “servizio più lento e clienti arrabbiati”

L’obbligo di Green Pass dai tabaccai del Fvg.

Dal 1° febbraio scatterà l’obbligo di Green Pass, almeno di quello base, per andare dai tabaccai del Friuli Venezia Giulia. È quanto sancisce l’ultimo decreto firmato dal governo presieduto da Mario Draghi e che non classifica più come “essenziale” questa categoria.

Una norma che ha già fatto storcere il naso agli imprenditori del settore, con mugugni e mal di pancia. A essere contestato non è l’obbligo di certificato verde tout-court, quanto la necessità di ergersi a controllori per verificare il possesso del Green Pass.

“Questa nuova norma vira verso l’irragionevole: le tabaccherie sono in larghissima parte imprese familiari a conduzione individuale e controllare i Green Pass all’esterno del negozio significa fare avanti e indietro fra la cassa e la porta centinaia di volte al giorno, aumentando a dismisura i tempi di erogazione dei servizi e di vendita dei beni che normalmente richiederebbero pochi secondi”. Questo lo sfogo di Michael Snidaro, titolare della tabaccheria-cartolibreria “Da Manu” di Cervignano.

E il problema, a quanto afferma, non è soltanto dei gestori. “Se da un lato è fisicamente impossibile lavorare in queste condizioni, dall’altro già molti clienti mi hanno esplicitamente detto che non verranno più in negozio per protesta. Una vulgata sempre più diffusa, come si può vedere sui social network, è che la colpa di queste disposizioni sia dei negozianti che non protestano abbastanza. Bisogna anche far notare – conclude Snidaro – che, allontanando il pubblico dalle tabaccherie, si ottiene l’immediato effetto di incentivare un contrabbando che in Friuli è già fin troppo fiorente”.