In Fvg la Città italiana del vino 2022, una ricca serie di eventi in tutta la regione

L’assemblea delle Città del Vino Fvg.

Si è tenuta oggi a Sesto al Reghena, nell’auditorium Burovich, l’assemblea regionale del Coordinamento del Friuli Venezia Giulia delle Città del Vino. La scelta della città dell’Abbazia per l’importante riunione è nata dopo l’adesione di Sesto al Reghena all’Associazione, portando il numero delle aderenti sul territorio regionale a quota 32 soggetti (28 Comuni e 4 Pro Loco, per un totale di quasi 150 mila abitanti dei centri interessati).

Nuovo associato anche il Comune di Mariano del Friuli e tra le Pro Loco quelle Buri di Buttrio, Mitreo di Duino Aurisina e Risorgive Medio Friuli di Bertiolo. Più di un abitante su 10 del Friuli Venezia Giulia risiede in una Città del Vino e da questo dato riparte l’attività dell’Associazione dopo un 2021 positivo, in cui sono stati realizzati diversi eventi enoturistici di richiamo nonostante la pandemia e un 2022 che si prospetta ancora più ricco, tra nuovi appuntamenti e un’attenzione sia alla sostenibilità che all’educazione, coinvolgendo le scuole, produttori vinicoli e consorzi Doc nei progetti. In più quest’anno il Comune di Duino Aurisina – Devin Nabrežina scelto come Città Italiana del Vino 2022, vera e propria “capitale” dell’enoturismo con una ricca serie di eventi che interesseranno non solo il centro giuliano, ma anche il resto del territorio regionale nei prossimi mesi. 

Come rimarcato nel suo saluto a inizio lavori dal sindaco di Sesto, Marcello Del Zotto (presenti anche il vicesindaco Andrea Nonis e l’assessore al turismo Marco Luchin), con il centro abbaziale si completa la rappresentanza di tutte le zone Doc regionali all’interno delle Città del Vino (in dote Sesto porta quella finora mancante, la Lison Pramaggiore, insieme alle Grave).

Il coordinatore regionale delle Città del Vino, Tiziano Venturini (assessore alle attività produttive e turismo del Comune di Buttrio e membro della giunta nazionale dell’associazione) e il suo vice Maurizio D’Osualdo (vicesindaco di Corno di Rosazzo e membro del consiglio nazionale delle Città del Vino) hanno tratto un bilancio del 2021 che nell’ordine ha visto la promozione del progetto Wine me (Erasmus per giovani nelle cantine), il corso per Agro tech specialist ovvero il viticoltore del futuro con il Mits del Malignani, i ricchi calendari delle rassegne estive Calici di Stelle – Un calice a teatro – Festival Vini e Gusti in musica che hanno coinvolto oltre 200 cantine e la firma della convenzione con l’Università di Udine per il progetto di sostenibilità ambientale, economica e sociale che punterà al rispetto degli obiettivi dell’Agenda 2030. 

Per il 2022 previsto il potenziamento degli eventi estivi, il coinvolgimento di produttori e consorzi Doc nel progetto della sostenibilità, nuova cartellonistica nei Comuni aderenti e si lavorerà a un nuovo progetto di vendemmia turistica e alla candidatura per Gorizia – città europea della cultura 2025 insieme a Nova Gorica – affinché ospiti nel 2024, insieme a Gradisca d’Isonzo, il concorso enologico nazionale delle Città del Vino. Inoltre è stato anticipato che nelle prossime settimane aderirà il 29esimo Comune regionale, Pocenia