Il Friuli Venezia Giulia si colora di rosa per il passaggio del Giro d’Italia

Il Giro d’Italia arriva in Friuli Venezia Giulia.

Il Friuli Venezia Giulia si prepara ad accogliere il Giro d’Italia con la quattordicesima tappa. Lungo i 195 chilometri che separano Treviso dal traguardo di Gorizia-Nova Gorica, il Friuli si è preparato con eventi, installazioni e prodotti a tema che trasformano ogni paese in un piccolo palcoscenico della grande corsa.

In ogni paese toccato dal Giro, amministrazioni, associazioni e cittadini hanno preparato eventi, addobbi e creazioni originali. A Rivignano Teor, una vera “notte rosa” con musica, parrucche solidali e flash mob. A Manzano, biciclette di pane, biscotti a forma di maglia rosa e una maxi-bici fatta con balle di fieno decorano il centro.

Anche Gonars, Palmanova, Trivignano Udinese e Castions di Strada celebrano con maxi-installazioni, mostre d’arte, vetrine rosa e intrattenimento per famiglie. A Palmanova, in particolare, il Giro si ferma ufficialmente con lo show della Carovana rosa, mentre a Gonars spicca una bici tricolore gigante realizzata da artigiani locali.

Una tappa per velocisti… ma non solo

Sulla carta, il tracciato disegnato dagli organizzatori favorisce i velocisti. I primi 150 chilometri si snodano su un terreno completamente pianeggiante, attraversando le province di Venezia, Pordenone e Udine. Nessuna salita, ma l’attenzione rimarrà alta per gli sprinter, con tre traguardi volanti fissati a Morsano al Tagliamento, Talmassons e Manzano. Proprio quest’ultimo, al chilometro 132,8, offrirà anche i preziosi secondi di abbuono del Red Bull KM, che potrebbero fare gola a chi ambisce alla maglia rosa o alle posizioni di vertice in classifica.

GPM e colpi di scena nel finale

La seconda parte della tappa cambierà ritmo e volto. Dopo l’ingresso in Slovenia, la strada comincerà a salire. Il Gran Premio della Montagna di Goniace/San Martino (1900 metri all’8,7%, con punte al 12%) rappresenta il primo vero spartiacque della giornata, una salita breve ma intensa che potrebbe mettere in difficoltà qualche velocista puro. Da qui, si torna in Italia per affrontare il circuito finale di 13,5 chilometri, da ripetere due volte, con un’altra insidia: lo strappo di Saver, 900 metri al 7,4% con punte ancora al 12%, situato a soli 7,6 km dal traguardo. Il finale tecnico, con molte curve prima del lungo rettilineo finale, rende tutto possibile fino all’ultimo metro.