Friuli Venezia Giulia, il valore della ricchezza che viene dal mare.
Il Friuli Venezia Giulia conferma la centralità della blue economy nel suo tessuto economico: il settore marittimo regionale vale 3,4 miliardi di euro di valore aggiunto, pari all’8,4% dell’economia complessiva, più del doppio rispetto alla media nazionale del 4%. Lo evidenzia il monitoraggio del Centro Studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine, aggiornato sulla base del 13° Rapporto nazionale sull’Economia del Mare di Unioncamere.
“Questi dati confermano la centralità dell’economia del mare per il nostro territorio – commenta il presidente camerale Giovanni Da Pozzo –. Grandi porti e cantieristica d’eccellenza, sì, ma anche una fitta rete di piccole e micro imprese che operano con riconosciuta qualità in settori come servizi, artigianato, commercio, design e progettazione. È un sistema che alimenta sviluppo, occupazione e proiezione internazionale del Friuli Venezia Giulia”.
Peso provinciale e settoriale
Nel 2023, la distribuzione del valore aggiunto per provincia è stata: Trieste 2,2 miliardi (64%), Udine 588,4 milioni (17,4%), Gorizia 551 milioni (16,3%) e Pordenone 80,6 milioni (2,4%). La crescita regionale è stata del +20,7% rispetto al 2022, a fronte di un incremento del 15,9% della media italiana.
A livello settoriale, il contributo della blue economy si distribuisce così: il 44,2% dalla movimentazione di merci e passeggeri, 22,8% dalla cantieristica, 15,4% dall’alloggio e ristorazione, 14,1% dalla ricerca e tutela ambientale, 1,9% dalla filiera ittica e 1,5% dalle attività sportive e ricreative.
Crescono imprese e occupazione
Le imprese della blue economy rappresentano il 4,2% del totale regionale, unico dato del Nord-Est superiore alla media nazionale. Nel 2024 erano 4.113: 1.910 a Trieste, 1.277 a Udine, 803 a Gorizia e 122 a Pordenone, con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente.
Gli occupati nel 2023 sono stati 29.969 (+5% sul 2022), pari al 5,6% del totale regionale, contro il 4,2% nazionale. Le imprese femminili rappresentano il 19,5%, quelle giovanili il 6,2%. Notevole anche la presenza di imprese straniere (16,3% contro il 7,7% italiano) e di attività artigiane (9,6% contro 5,6%).
Nautica e commercio estero
Il Friuli Venezia Giulia guida il panorama nazionale per dotazione infrastrutturale marina: 164,5 posti barca per km di litorale, contro una media italiana di 21. I posti barca complessivi sono 15.462, con 3.486 unità da diporto registrate.
Il cluster nautico conta 518 sedi di impresa al 31 dicembre 2024, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente. Prevalgono la riparazione e manutenzione (221 sedi) e la costruzione navale e da diporto (180 sedi).
Sul fronte export, le vendite di navi e imbarcazioni hanno raggiunto nel 2024 2,89 miliardi di euro (+46,9% sul 2023 a prezzi correnti), con un saldo commerciale positivo di oltre 2,7 miliardi. I principali partner commerciali sono Stati Uniti (34,1%), Svizzera (32,6%) e Regno Unito (22,6%), che insieme assorbono quasi il 90% delle esportazioni.