Scioperano i tir, fermi i pescatori. A rischio i rifornimenti dei mercati

Lo sciopero degli autotrasporti in Friuli Venezia Giulia.

Una posizione netta per protestare contro i rincari del carburante. A partire dal 14 marzo le aziende di autotrasporto sono pronte ad incrociare le braccia. Una scelta simile a quella dei pescatori che per una settimana hanno fermato in diverse zone l’attività. I trasportatori chiedono provvedimenti di emergenza per fronteggiare i prezzi alle stelle di benzina e gasolio e nuove regole e disposizioni fiscali per tutelare le imprese, senza le quali si rischia di arrivare ad un blocco totale dei servizi. In realtà non si tratterà di un vero e proprio sciopero, ma di una serie di manifestazioni per mettere in le luce la situazione di grande difficoltà del settore.

Un problema che tocca tutti. Con i costi del carburante che superano i 2 euro al litro, la situazione, secondo Federconsumatori, si fa preoccupante e insostenibile con rincari a catena. Le merci in Italia si muovono principalmente su strada e in questo il Friuli Venezia Giulia non fa eccezione. Un’interruzione delle forniture provocherebbe importanti conseguenze. Una delle ipotesi più pessimistiche è che si ripercuota sulla regolare distribuzione dei generi alimentari nei supermercati. I primi effetti si sono già osservati in Sardegna, dove i negozi alimentari sono stati presi d’assalto.